SANDYS, Edwin
Uomo politico inglese, nato nel 1561, morto nel 1629; fu educato da Riccardo Hooker, di cui rimase amico sino alla morte. Questa influenza e lo studio della religione in Europa, ch'egli fece all'estero tra il 1593-99 ed espose nel suo Europae Speculum (tradotto in italiano da fra Paolo Sarpi), gl'ispirarono un vivo interesse per i problemi religiosi del suo tempo, ma il suo atteggiamento scevro di pregiudizî fu sempre caratterizzato da indipendenza di pensiero e da un gran buon senso. Fu membro degli ultimi parlamenti di Elisabetta e dopo l'ascensione al trono di Giacomo I, insieme con uomini quali Selden e Coke, egli sostenne il punto di vista dell'opposizione moderata, rendendosi alla fine inviso al re con la esposizione, nel Piccolo Parlamento del 1614, della sua teoria che la sovranità si fonda sul consenso e non sul diritto divino. Questa concezione, derivata da Hooker, fu poi sviluppata dai liberali (whigs) nella loro teoria del contratto sociale. Nei sei sei anni intercorsi fra il secondo e il terzo parlamento di Giacomo, S. volse la sua attenzione alle questioni coloniali. Egli aveva fatto parte della Virginia Company sin dal 1607 e nel 1619 sostituì sir Thomas Smith come cassiere. I dodici mesi in cui egli teme questo ufficio rimasero memorabili per un'energica inchiesta nell'amministrazione, unita all'impulso dato all'industria del tabacco e soprattutto alla fondazione di istituzioni rappresentative a Jamestown: e per quanto l'ostilità di Giacomo impedisse la sua rielezione, egli rimase una forza predominante della Compagnia, finché questa fu sciolta e il governo della colonia fu conferito alla Corona nel 1624. Eguale interesse per gli affari dell'East India Company egli dimostrò nei suoi ultimi anni: nelle sessioni parlamentari del 1620 e 1621 destò l'ostilità del re, tanto da essere messo per breve tempo in prigione nel giugno del 1621, ed essere poi confinato nella propria casa nel 1623.
Bibl.: Abstract of the Proceedings of the Virginia Company of London, voll. 2, Londra 1888 (Virginia Historical Society).