efficacia
In diritto, idoneità di un atto a produrre gli effetti che conseguono al suo compimento, e dunque capacità dell’atto di rendere effettive le finalità perseguite dalle parti con la sua valida conclusione. Spesso è sufficiente che l’atto venga a esistenza perché sia anche efficace, ma può accadere che l’e. sia differita a un momento successivo o che dipenda dal verificarsi di un evento ulteriore (per es. una condizione).
In economia, un’azienda è efficace quando è in grado di raggiungere con successo gli obiettivi prefissati (➔ anche costi-benefici, analisi dei). Esempi di obiettivi possono essere: il grado di soddisfazione della clientela, il totale del fatturato e così via. I giudizi di e. sono formulati con una valutazione qualitativa e quantitativa ex post del grado di raggiungimento degli obiettivi desiderati. L’e. interna o gestionale indica e misura la capacità dell’azienda di raggiungere determinati propri obiettivi prefissati (obiettivi di output), mentre si fa riferimento al concetto di e. esterna o sociale per la capacità dell’impresa di soddisfare bisogni, anche altrui o collettivi (obiettivi di outcome). La distinzione tra obiettivi di output e outcome, e quindi il grado di e. dell’azione aziendale, è ancora più importante per quelle imprese il cui fine istituzionale non è il perseguimento del principio di economicità, bensì la contribuzione al progresso sociale e l’erogazione di servizi pubblici, per es. di sicurezza, giustizia, sanità ed educazione.