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efficiente

di Vincenzo Valente - Enciclopedia Dantesca (1970)
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efficiente

Vincenzo Valente

L'aggettivo è usato più volte nel Convivio, sempre in unione con ‛ cagione ' (v.), a indicare il concetto filosofico di " causa efficiente ", il terzo dei principi aristotelici del divenire, ὅθεν ἡ ἀρχὴ τη̃ς χινήσεως (Metaph. 13, 983 a 26), " quello donde è il principio del movimento ". D. lo enumera insieme agli altri in Cv IV XX 10 E se bene si guarda, questa diffinizione tutte e quattro le cagioni, cioè materiale, formale, efficiente e finale, comprende.

La denominazione di ‛ cagione e. ' (causa efficiens in Quaestio 17), che corrisponde al greco ποιητιχόν, giunse a D. dalla tradizione scolastica, ma l'espressione " causae efficientes " era già in Cicerone (Top. 13), trasferita da argomenti logici a luoghi retorici. Come termine equivalente di e., D. adopera anche ‛ movente ', ossia " causa motrice ": lo fuoco e lo martello sono cagioni efficienti de lo coltello, avvegna che massimamente è il fabbro (I XIII 4; il termine ricorre due volte); l'anima del fabbro è cagione efficiente e movente (IV IV 12). Il principio di cagione e. è applicato ai temi della nobiltà (IV XX 10), dell'amicizia e della scienza: E sì come de la vera amistade è cagione efficiente la vertude, così de la filosofia è cagione efficiente la veritade (III XI 13).

Vocabolario
efficiènte
efficiente efficiènte (meno corretto efficènte) agg. [dal lat. efficiens -entis, part. pres. di efficĕre «portare a compimento», comp. di ex- e facĕre «fare»]. – 1. Che produce un effetto: causa e., nella terminologia filosofica, la causa...
efficientare
efficientare v. tr. Nel linguaggio burocratico e aziendale, rendere efficiente o più efficiente. ◆ «Noi abbiamo ripreso l'attività della manutenzione solo tre mesi fa e tutti sanno che problemi c'erano, adesso stiamo efficientando il servizio,...
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