EFSF
– Sigla di European financial stability facility, veicolo finanziario temporaneo istituito dal Consiglio dell’Unione Europea nel maggio 2010 (detto anche fondo salva stati) con l’obiettivo di mantenere la stabilità finanziaria nell’area dell’euro. Tecnicamente si tratta di un fondo di garanzia costituito dai 17 stati dell’eurozona avente facoltà di emettere titoli obbligazionari garantiti dagli stati stessi, allo scopo di fornire sostegno finanziario ad altri stati appartenenti all’area che ne fanno richiesta per superare situazioni di difficoltà causate da circostanze eccezionali al di fuori del loro controllo. L’EFSF è costituito come società anonima con sede in Lussemburgo; è assistito dalla Banca europea per gli investimenti (BEI) per le operazioni di tesoreria e dall’agenzia del debito della Germania per l’emissione dei titoli. È amministrato da un direttore generale e governato da un Consiglio di amministrazione costituito da alti funzionari dei ministeri delle Finanze degli stati membri, con la Commissione Europea e la Banca centrale europea (v. BCE) che vi partecipano come osservatori. L’entità complessiva dell’EFSF è stata fissata nel 2010 a 440 miliardi di euro. Le garanzie sono fornite dai paesi membri in ragione delle quote di contribuzione al capitale della BCE. Sempre nel 2010 il Consiglio europeo ha deciso l’estensione del fondo fino a 780 miliardi di euro, salvo ratifica da parte degli stati nazionali. A complemento del sostegno fornito dall’EFSF, la Commissione europea si è impegnata a fornire un finanziamento per ulteriori 60 miliardi di euro con fondi raccolti attraverso un’altra struttura, lo European financial stabilisation mechanism (v. EFSM), che utilizza come garanzia il bilancio comunitario. Inoltre, per ampliare il volume potenziale di intervento, il Fondo monetario internazionale (FMI) si è impegnato a fornire ulteriori fondi fino a un massimo di 750 miliardi di euro. I finanziamenti dell’EFSF vengono concessi a condizione che il Paese ricevente sottoscriva determinati impegni riguardanti la gestione della sua politica economica. Le condizioni sono concordate congiuntamente dall’Unione Europea (Commissione europea e BCE) e dal Fondo monetario internazionale. I primi titoli dell’EFSF sono stati emessi nel gennaio del 2011, a fronte del sostegno finanziario offerto all’Irlanda; successivamente il fondo ha offerto supporto anche al Portogallo, alla Grecia e nel giugno 2012 alla Spagna, con un prestito non condizionato di 100 miliardi di euro per sostenere la ricapitalizzazione del sistema bancario ed evitare la diffusione del negli altri paesi dell’eurozona. Il fondo ha un orizzonte temporale limitato; è previsto che dopo la sua liquidazione sia sostituito entro il 2013 (possibilmente con un periodo di sovrapposizione) da un nuovo soggetto con finalità analoga, l’European stability mechanism (v. ESM), costituito con dotazioni di capitale e fondamento giuridico in un nuovo trattato fra i paesi appartenenti all’area dell’euro.