EGESIA di Magnesia sul Sipilo
Poligrafo fiorito verso la metà del sec. III a. C. Scrisse, oltre una storia d'Alessandro, altre opere storiche e orazioni, quasi interamente perdute. Apparve più tardi il rappresentante tipico della retorica asiatica. Dai pochi frammenti superstiti si può forse concludere che E. fu, più che storico, narratore romanzesco, indifferente alla narrazione e ai pensieri tradizionali, volto ai particolari curiosi se pur poco attendibili, con una forma volutamente bizzarra, mista di volgarità prosaica, di preziosità e d'enfasi retorica.
Giudizî, testimonianze e frammenti in: Scriptores rerum Alexandri, Parigi 1866, 138-144, e in F. Jacoby, Fragm. der griech. Hist., II, Berlino 1929, p. 804 segg.
Bibl.: J. Bury, Ancient Greek Historians, Londra 1909, pp. 169-172; F. Susemihl, Gesch. d. griech. Lit. an der Alexandrinerzeit, Lipsia 1892, ii; Radermacher, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., VII, coll. 2607-2608; W. Christ, Gesch. der griech. Litt., 6ª ed., II, i, Monaco 1912, p. 207; E. Norden, Die antike Kunstprosa, I, 4ª ed., Lipsia 1923, p. 134 segg.