egocrate
s. m. e f. Chi esercita la propria autorità in modo arbitrario e tirannico, senza contraddittorio.
• Ho sognato che veniva oscurato per decreto dell’avvocato [Niccolò] Ghedini l’unico tg delle sei reti Raiset che prova a fare ancora informazione indipendente: il Tg3, colpevole di disturbare (un poco) il Manovratore, l’inimitabile Egocrate (come lo chiama [Giuseppe] D’Avanzo di «Repubblica»): colui che conosce solo la prima persona singolare. (Paolo Ghezzi, Adige, 10 agosto 2009, p. 1, Prima pagina) • [tit.] L’Italia dell’egocrate verso il baratro [testo] […] L’arte del corrompere è il motore immobile del Brave New World: l’Egocrate vi lavora; ha bandito una crociata della privacy affinché gli affari delicati corrano sicuri nei telefoni. (Franco Cordero, Repubblica, 13 settembre 2011, p. 49, Lettere, Commenti & Idee) • Chissà se Silvio Berlusconi, dall’oblò del jet privato che ieri l’ha riportato ad Arcore non più senatore, avrà buttato l’occhio giù, subito dopo l’Appennino, per cercare di intravedere fra le nuvole quella cittadina a cavallo del Reno dove tutta la sua avventura politica cominciò, anzi esplose con fragore, giusti giusti vent’anni or sono. Sarebbe stato il sigillo a una storia che si ripiega ormai su se stessa, a una parabola iniziata con Forza Italia e ritornata a Forza Italia, dal leader rampante all’egocrate sconfitto, un cerchio che si chiude. (Michele Smargiassi, Repubblica, 28 novembre 2013, Bologna, p. I).
- Composto mediante la giustapposizione dei confissi ego- e -crate.
- Già attestato nel Corriere della sera del 5 marzo 1982, p. 3 (Vittorio Strada).