EGOSTENA (τὰ Αἰγόσϑενα, Aegosthĕna)
Antica città entro una profonda insenatura, l'estrema baia orientale del golfo di Corinto, presso alla costa nord-occidentale della Megaride, alle pendici del Citerone, sulla strada fra la Beozia e il Peloponneso, per la quale passarono gli Spartani durante la loro ritirata da Leuttra. Con la Megaride Egostena entrò a far parte della lega achea nel 242; fu ceduta alla Beozia nel 224; tornò alla lega dopo la seconda guerra macedonica. Nell'odierna località di Porto-Germanó si ammirano ancora le fortificazioni della città, fra le meglio conservate di tutta la Grecia, comprendenti una duplice cinta, quella dell'acropoli, a est, e quella della città bassa, scendente a nord e a sud dall'Acropoli fino al mare. Fra i santuarî il più conosciuto era quello dedicato al vate Melampo, l'introduttore del culto di Dioniso in Grecia, in onore del quale si celebrava una festa annuale.
Bibl.: C. Bursian, Geographie von Griechenland, I, Lipsia 1862, p. 381 seg.; Benson, in Journ. Hell. Studies, XV (1895), p. 314 segg.; G. Hirschfeld, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., I, col. 977.