egotico
agg. Che ha una considerazione eccessiva del proprio io.
• «Questa casa sarebbe piena di psicopatici marchettoni di entrambi i generi, cioè di comuni italiani, se io fossi quello che chiunque pensa debba essere uno scrittore: vanesio, narcisista, egotico, uno che vuole sempre avere un pubblico» (Aldo Busi intervistato da Cristina Taglietti, Corriere della sera, 26 gennaio 2014, La Lettura, p. 22) • Quasi fumettistico «Ma loute» di Bruno Dumont con una recitazione volutamente eccessiva di Juliette Binoche, Fabrice Luchini e Valeria Bruni Tedeschi, che interpretano i membri di una nobiltà novecentesca decadente e svenevole, incestuosa ed egotica. Molto peggiore dei pescatori del villaggio in cui trascorrono le vacanze, che sanno amare i figli, nonostante quel vizietto del cannibalismo. (Cristina Battocletti, Sole 24 Ore, 15 maggio 2016, p. 40, In scena) • Il nuovo presidente del Consiglio, meno egotico del precedente, lascia che i ministri guidino i ministeri. E, giustamente, all’alba di questo 2017 Carlo Calenda, titolare dello Sviluppo Economico, ha fissato come priorità quella di tirare fuori dal congelatore in cui era finito per mere ragioni elettoralistiche in vista del referendum, il disegno di legge sulla concorrenza. (Enrico Cisnetto, Messaggero, 15 gennaio 2017, p. 18, Economia).
- Derivato dal s. m. inv. ego con l’aggiunta dell’interfisso -t- e del suffisso -ismo.
- Già attestato nella Stampa del 2 agosto 1974, p. 11, Cronache dei libri (Guido Davico Bonino).