EISENACH
(A. T., 53-54-55) - Città della Turingia occidentale, nella valle del Hörsel (affluente della Werra), presso le pendici settentrionali della Foresta di Turingia e presso il monte Hörsel, posta tra bellissimi dintorni a 220 m. s. m., ai piedi della Wartburg (m. 410), primitiva residenza dei langravî di Turingia.
La città è anche in buona situazione commerciale, su una via già usata nel Medioevo per gli scambî tra E. e O., costituendo il luogo un buon punto di passaggio attraverso la Foresta di Turingia (via della Werra). Gli abitanti, che erano 20.000 nel 1885, sono aumentati a 43.390 nel 1925; per la massima parte (40.340) essi sono evangelici. La città ha l'aspetto di antico e quieto centro; la parte centrale è costituita dalla Marktplatz attorno a cui si sviluppano gl'isolati rettangolari e triangolari; nei dintorni vi sono molte ville; numerose anche le scuole e i musei. L'industria è rivolta alla lavorazione del legname (segherie, mobili) e alla fabbricazione di biciclette, automobili e macchine agricole; vi sono anche birrerie e imprese chimiche; la zona industriale è a nord della città, mentre verso est, tra la ferrovia e il Hörsel si sono sviluppati i nuovi quartieri. Notevole è l'afflusso dei forestieri sia per visitare il luogo (1927 : 8300 ospiti), sia per la cura con l'acqua Granduchessa Carolina (solfo-sodica), che viene qui condotta da Creuburg an der Werra.
Monumenti. - Fra le chiese antiche della città meritano speciale considerazione quella di San Nicola, basilica romanica coperta a soffietto, molto restaurata nel sec. XIX, e la chiesa del Convento delle domenicane fondato nel 1235, con chiostro del 1500. Oggi convento e chiesa servono da museo; hanno belli altari intagliati e pietre tombali dal sec. XIV al XVI. Nel Castello (1742-45) è una bella sala per feste, e preziosi mobili e porcellane.
La Wartburg venne molto probabilmente fondata verso il 1070 dal langravio Ludovico il Saltatore. Gli edifici più antichi risalgono però alla fine dell'epoca romanica, quando (circa 1190-1220) sotto il langravio Ermanno di Turingia, la Wartburg fu un centro della poesia tedesca e teatro delle leggendarie gare dei trovatori. Dopo un lungo periodo di decadenza venne restaurata verso la metà del sec. XVI. Dal secolo XVIII in poi essa decadde nuovamente; i vecchi edifici vennero demoliti tranne la casa del langravio e il maschio posteriore nel corpo centrale, la casa dei Cavalieri, la sede del castellano e il cammino coperto di ronda delle fortificazioni esterne. Dal 1838 al 1867 si ebbe un completo restauro dei fabbricati antichi rimasti e la ricostruzione di molti dei demoliti, sotto la direzione di Hugo von Eitgens, che mirava a ridare alla Wartburg l'aspetto del sec. XII.
Nell'interno della casa del langravio (1200 circa), con facciata ad arcate come di loggia, sono notevoli la stanza di S. Elisabetta, che dimorò nella Wartburg dal 1113 al 1131, la scala alla camera del langravio e alla sala dei trovatori (entrambe con affreschi di Moritz von Schwind). Nella cappella, la vòlta a crociera è sostenuta da una magnifica colonna centrale riccamente decorata. La "galleria di S. Elisabetta" è affrescata dallo Schwind. Sul dinanzi del castello vanno ricordate soprattutto la casa dei Cavalieri, del sec. XV, e la sede del castellano, dei secoli XV e XVI, spesso rifatta, con la "stanzetta del Pirkheimer", a intagli gotici, e la "stanza di Lutero" (che vi stette rifugiato dal 4 maggio 1521 al 1 marzo 1522 e vi tradusse il Nuovo Testamento) che ha due bei ritratti dei genitori di lui, di Lukas Cranach il Vecchio. Nella Dirnitz, rifatta nel sec. XIX, è una ricca armeria e una stanza svizzera intagliata in legno, del tardo Rinascimento, proveniente da un castello di Coira. Dal 1921 è proprietà della Wartburgstiftung.
Storia. - La città è menzionata per la prima volta nel sec. XII e fu edificata, pare, dal langravio Ludovico di Turingia subito dopo il castello della Wartburg. Eisenach avrebbe ricevuto il diritto municipale di città prima del 1189. Per due volte tuttavia si giunse a conflitto aperto fra i signori della Wartburg e i cittadini di Eisenach, i quali parteggiavano per l'Impero contro i langravî.
Eisenach rimase poi alla linea Ernestina della casa Wettin, servendo anche di residenza temporanea per una delle varie linee collaterali; nel 1672, dopo una spartizione del ducato di Weimar, divenne centro di un ducato di Eisenach, che però nel 1741 fu nuovamente riunito a Weimar. Dopo, la storia della città si fonde con quella del granducato di Weimar. In Eisenach compì gli studî secondarî Lutero (1498-1501) e nacque J.-S. Bach.
Bibl.: E. Devrient, Die Stadtrechte von E., Gotha u. Waltershausen, in Thüringische Geschichtsquellen, n. s., VI (1909), prefazione; A. Trinius, E. u. Umgebung, Monaco 1900; M. Baumgärtel, Die Wartburg, Berlino 1907; id., Der Führer durch die Wartburg u. E., Berlino 1910; G. Voss, Die Bau-und Kunstdenkmäler des Verwaltungsbezirks E., Jena 1915; id., Die Bau- und Kunstdenkmäler der Wartburg, Jena 1917; A. Trinius, Im Zauber der Wartburg, Lipsia 1921; G. Voss, Die Wartburg, Burg bei Magdeburg 1925.