SALVADOR, EL.
– Demografia e geografia economica. Storia
Demografia e geografia economica di Anna Bordoni. – Stato dell'America Centrale istmica, situato sul versante del Pacifico. Il Paese (6.383.752 ab., secondo una stima UNDESA, United Nations Department of Economic and Social Affairs, del 2014) è in una fase di transizione demografica (basso accrescimento, declino del numero dei giovani, graduale aumento della popolazione anziana) e registra un elevato tasso di emigrazione, accelerato dalla fragile economia, dai ripetuti disastri naturali e dal desiderio di ricostituire le famiglie da parte degli emigrati. Le rimesse di questi ultimi contribuiscono a formare il 20% del PIL e risultano fondamentali per la bilancia dei pagamenti. Le attività produttive, un tempo basate sulla produzione di caffè, si sono diversificate e contano sull’offerta di servizi commerciali e finanziari. Con la recessione globale del 2008-09, il PIL ha subito una contrazione del 3% e nell’ultimo biennio il tasso di crescita non ha mai superato il 2% annuo.
Storia di Ilenia Rossini. – A cavallo del primo decennio del 21° sec., le durature difficoltà del S. – povertà, disoccupazione, criminalità – furono aggravate da numerose calamità naturali che si abbatterono sul Paese. Dopo le elezioni del marzo 2009, questi problemi furono affrontati dal nuovo presidente Mauricio Funes, ex giornalista televisivo ed esponente moderato del Frente Farabundo Martí para la liberación nacionali (FMLN): il partito, precedentemente marxista e protagonista della guerra civile (1980-92), vide per la prima volta un suo candidato vincere le elezioni presidenziali (con il 51,3%). Già le elezioni legislative del gennaio precedente, inoltre, avevano visto il FMLN prevalere con il 42,6% (35 seggi) sul partito di destra Alianza republicana nacionalista (ARENA: 38,55%, 32 seggi).
Negli anni successivi, grazie alle politiche di welfare e di stimolo alla crescita economica e all’impegno nel riconoscimento dei crimini governativi durante la guerra civile, il consenso di Funes crebbe, nonostante l’aggravarsi del problema delle maras, le bande giovanili dedite al traffico di droga e ai rapimenti, nonché responsabili di numerosi omicidi. Il fenomeno non fu frenato dalla nuova legge antigang (2010) e solo nel marzo 2012, grazie alla mediazione della Chiesa cattolica e con il beneplacito del governo, si giunse a una tregua tra le maggiori bande del Paese.
Alle elezioni legislative del marzo 2012, ARENA ottenne 33 seggi (39,76%) e il FMLN 31 (36,76%). Funes diede così vita a un’inedita coalizione con la Gran alianza por la unidad nacional (GANA), costituita recentemente da deputati dissidenti dell’ARENA, che aveva ottenuto 11 deputati (9,6%).
Al secondo turno delle elezioni presidenziali del 2014, Salvador Sánchez Cerén, vicepresidente di Funes ed ex guerrigliero, prevalse di misura (50,1%) sul candidato di ARENA, divenendo presidente.
Sul piano delle relazioni internazionali, Funes non interruppe gli stretti rapporti con gli Stati Uniti, il più importante partner del Paese, anche se si avvicinò al Venezuela di Chávez e nel 2009 ristabilì relazioni diplomatiche e di collaborazione – interrotte dal 1961 – con Cuba. Sul piano dell’integrazione regionale, nel 2006 furono aperte le frontiere interne tra S., Guatemala, Honduras e Nicaragua, garantendo libertà di movimento ai cittadini dei quattro Paesi.