elastic rebound
Modello meccanico, detto del rimbalzo elastico, che interpreta l’origine di un terremoto con il repentino rilascio di energia precedentemente accumulata nella deformazione elastica delle rocce. Tale teoria fu formulata dal geologo statunitense Henry Fielding Reid dopo aver studiato gli effetti, in termini di spostamenti in superficie lungo la faglia di San Andreas, del terremoto verificatosi nel 1906 nell’area di San Francisco (California). Essa postula una progressiva deformazione elastica dei materiali sottoposti a uno sforzo tettonico (compressivo, tensile, di taglio, o combinazioni di questi) in continua crescita, finché nel punto e nel momento in cui viene superata la resistenza dei materiali si produce una frattura, che si propaga tutt’intorno con tipiche velocità subsoniche e con velocità di scorrimento tra le due labbra della faglia di qualche m/s. Al termine della propagazione della frattura, la cui elongazione massima può coprire un ampio spettro di valori, dal microscopico a molte decine di chilometri, la dislocazione tra le due labbra di faglia si arresta anch’essa, raggiungendo, per i terremoti più intensi, valori a volte superiori alla decina di metri. Dalla zona di rottura, che tipicamente è collocata in profondità nella crosta terrestre e che costituisce l’ipocentro (o fuoco) di un terremoto, si propagano le onde sismiche che rapidamente raggiungono la superficie terrestre. A causa della frattura, l’energia accumulata durante la deformazione elastica che prepara il terremoto si dissipa nelle violente vibrazioni che alimentano le onde sismiche, nella deformazione permanente delle rocce relativa alla nuova posizione di riposo post-terremoto e in parte sotto forma di calore prodotto dall’attrito di scorrimento sulla superficie di faglia e in processi chimici e fisici da questo indotti. Il processo di ricarica dell’energia potenziale elastica riprende quindi lentamente con l’azione delle forze tettoniche, fino a ricostituire le condizioni favorevoli a una nuova frattura e a un nuovo rilascio di energia.
→ Terremoti. Aspetti generali