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elastic rebound

di Fabio Catino - Enciclopedia della Scienza e della Tecnica (2008)
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elastic rebound

Fabio Catino

Modello meccanico, detto del rimbalzo elastico, che interpreta l’origine di un terremoto con il repentino rilascio di energia precedentemente accumulata nella deformazione elastica delle rocce. Tale teoria fu formulata dal geologo statunitense Henry Fielding Reid dopo aver studiato gli effetti, in termini di spostamenti in superficie lungo la faglia di San Andreas, del terremoto verificatosi nel 1906 nell’area di San Francisco (California). Essa postula una progressiva deformazione elastica dei materiali sottoposti a uno sforzo tettonico (compressivo, tensile, di taglio, o combinazioni di questi) in continua crescita, finché nel punto e nel momento in cui viene superata la resistenza dei materiali si produce una frattura, che si propaga tutt’intorno con tipiche velocità subsoniche e con velocità di scorrimento tra le due labbra della faglia di qualche m/s. Al termine della propagazione della frattura, la cui elongazione massima può coprire un ampio spettro di valori, dal microscopico a molte decine di chilometri, la dislocazione tra le due labbra di faglia si arresta anch’essa, raggiungendo, per i terremoti più intensi, valori a volte superiori alla decina di metri. Dalla zona di rottura, che tipicamente è collocata in profondità nella crosta terrestre e che costituisce l’ipocentro (o fuoco) di un terremoto, si propagano le onde sismiche che rapidamente raggiungono la superficie terrestre. A causa della frattura, l’energia accumulata durante la deformazione elastica che prepara il terremoto si dissipa nelle violente vibrazioni che alimentano le onde sismiche, nella deformazione permanente delle rocce relativa alla nuova posizione di riposo post-terremoto e in parte sotto forma di calore prodotto dall’attrito di scorrimento sulla superficie di faglia e in processi chimici e fisici da questo indotti. Il processo di ricarica dell’energia potenziale elastica riprende quindi lentamente con l’azione delle forze tettoniche, fino a ricostituire le condizioni favorevoli a una nuova frattura e a un nuovo rilascio di energia.

→ Terremoti. Aspetti generali

Vedi anche
sollecitazione In meccanica, forza o sistema di forze agenti su un sistema (struttura, pezzo meccanico ecc.): a seconda della natura di tali forze si parla di sollecitazione esterna, interna, attiva, vincolare ecc.; l’insieme di forze agenti su un sistema viene detto anche stato di sollecitazione. In particolare, la ... ipocentro In sismologia, il punto o meglio la zona, generalmente interna, della Terra in cui ha origine un terremoto; la profondità dell’ipocentro varia da pochi chilometri sino a varie centinaia di chilometri. faglia Frattura di masse rocciose accompagnata da spostamento di una delle parti (labbro) lungo il piano di frattura ( piano di faglia), in modo che terreni originariamente alla stessa quota vengono a trovarsi a diverso livello e terreni diversi per età e caratteristiche litologiche spesso vengono messi a contatto. ... forza viva In fisica, lo stesso che energia cinetica (➔ energia). Teorema delle forze v. Deduzione dai principi della dinamica secondo la quale in un sistema meccanico la variazione di energia cinetica è uguale al lavoro meccanico effettuato da, o sul, sistema stesso.
Categorie
  • SISMOLOGIA in Geologia
  • GEOFISICA in Fisica
Vocabolario
elasticità
elasticita elasticità s. f. [der. di elastico]. – 1. Proprietà dei corpi di subire, sotto l’azione di determinate sollecitazioni, deformazioni che scompaiono, più o meno completamente, al cessare delle sollecitazioni: l’e. di una molla,...
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