ELBING (A. T., 58)
Città della Prussia orientale (distretto di Marienwerder), la seconda per numero di abitanti (1925:67.878), posta presso il confine con la città libera di Danzica, 6 m. s. m., sul fiume d'egual nome (detto originariamente Elbe, da cui prese il nome la città, che a sua volta lo diede poi al fiume), il quale è navigabile e congiunge il lago Drausen (3 km. sud) con il Frisches Haff (8 km. nord). La regione fa parte del delta della Vistola e del Nogat. La città consta ora di tre parti, la città vecchia sulla destra dell'Elbing (con case assai caratteristiche specie nella Spieringstrasse), un'isola (compresa tra il fiume e un canale difensivo) sulla sinistra e d'intorno, specie a NE., E. e SE. i nuovi quartieri. Lo sviluppo industriale, metallurgico soprattutto, è dovuto a F. Schichau (moto nel 1896), che vi ha impiantato grandi acciaierie (costruzione di torpediniere, locomotive, ecc.; 3200 operai). Vi sono anche fabbriche di sigari (3000 operai) e di birra. La poca profondità del Haff e la vicinanza di Danzica, dove si sono trasferiti i cantieri Schichau, ha ostacolato invece il traffico marittimo; si è già da tempo progettato un canale attraverso la laguna al Baltico. Invece verso SE. conduce l'Oberländische Kanal (costruito nel 1844-58; lungo 170 km.) che permette a battelli di 50 tonn. (per mezzo d'uno speciale dispositivo che consiste nel trainare i natanti lungo 5 piani inclinati) di superare il dislivello di 100 metri in modo da accedere all'Oberland, regione boscosa e granifera. Il piccolo porto fluviale di Elbing ha visto nel 1927 uno scambio di 97.000 tonn.
Storia e monumenti. - Fondata nel 1237 da mercanti di Lubecca, accolta presto nella lega anseatica, la città ebbe rapido sviluppo. Nel 1454 si sottraeva al dominio dell'Ordine teutonico, per passare sotto la giurisdizione dei re polacchi, sotto cui rimase fino al 1772, quando entrò a far parte dello stato prussiano. Nei secoli XVII-XVIII era tuttavia assai decaduta.
Al periodo di pieno sviluppo della libera città anseatica (secoli XIV e XV) appartiene il maggior numero delle chiese, tra le quali hanno particolare importanza S. Nicola, a navate di uguale altezza, e la parrocchiale evangelica di S. Maria, già del convento domenicano, nella quale rimane del sec. XIII il coro soltanto, mentre il resto fu ricostruito fra il sec. XIV e il XVI. La vecchia città ha molte case costruite dal sec. XV al XVII. Bella e semplice la porta gotica del mercato, in mattoni. Nel museo comunale di antichità sono numerosi oggetti di arti minori dell'epoca dell'Ordine.
Bibl.: M. G. Fuchs, Beschreibung der Stadt E. und ihres Gebietes in topogr., geschichtl. und statist. Hinsicht, Elbing 1818-32; M. Töppen, Elbinger Antiquitäten, Elbing 1871-72; id., Gesch. d. räuml. Ausbreitung der Stadt E., in Zeitschr. d. Westpreus. Geschichtsvereins, XXI (1887); H. Ehrenberg, Deutsche Malerei und Plastik von 1250-1450. Neue Beiträge zu ihrer Kenntnis aus dem ehemaligen deutschordensgebiet, Bonn 1920; Clasen, Elbing, Berlino 1931.