• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

DUSE, Eleonora

di Mario Verdone - Enciclopedia del Cinema (2003)
  • Condividi

Duse, Eleonora

Mario Verdone

Attrice teatrale e cinematografica, nata a Vigevano il 3 ottobre 1858 e morta a Pittsburgh (Pennsylvania) il 21 aprile 1924. Conquistata una grande fama a livello internazionale per le sue interpretazioni teatrali, venne attratta dalle possibilità espressive offerte dal cinema, ma tra i numerosi progetti che le vennero proposti ne venne realizzato soltanto uno, ossia il film Cenere, diretto nel 1916 da Febo Mari, alla cui sceneggiatura, scritta dallo stesso regista, l'attrice diede il suo contributo rivelando una concezione originale della nuova arte, lontana dalle istanze mercantili prevalenti in quel periodo. Il cinema, infatti, era inteso dall'attrice come arte a sé, non teatro o racconto, ma 'musica' di immagini. Negli anni Trenta il regista Rouben Mamoulian avrebbe voluto fare un film sulla D. interpretato da Greta Garbo, ma per la complessità del personaggio vi rinunciò.

Figlia di commedianti in costante peregrinazione, si accostò al teatro giovanissima, ma fu in seguito alla malattia della madre che dal 1870 si trovò a sostituirla, e quindi ad affrontare ruoli di maggior impegno. Nel 1873 fu la Giulietta shakespeariana all'Arena di Verona, e si fece notare per un tipo di recitazione febbrile e di forte impatto emotivo e visivo, lontana dai consueti canoni recitativi dell'epoca. Fu un'ascesa esitante e non priva di fatica: tormentata da pentimenti e dubbi la D. non fu mai sicura delle sue doti artistiche, finché, affascinata dalla famosa attrice Sarah Bernhardt, si votò definitivamente alla recitazione, conquistando una vasta fama e l'ammirazione prima di A. Boito, poi di G. D'Annunzio, che incontrò nel 1894 e con il quale allacciò una tormentata e intensa relazione sentimentale. Di quest'ultimo interpretò nel 1897 Il sogno d'un mattino di primavera e nel 1899 La Gioconda e La gloria; rinunciò in seguito a recitare in La figlia di Iorio, rompendo definitivamente l'intesa con il poeta. A partire dal 1912 iniziò a frequentare le sale cinematografiche e fu colpita dalle immense possibilità dell'"arte muta", convinta che l'obiettivo della macchina da presa fosse "un vetro che vede le anime". Quindi cominciò a interessarsi alla scrittura cinematografica, riducendo a trama filmica I legami invisibili di S. Lagerlöf, un insieme di racconti che esprimono l'unione misteriosa tra le anime umane e la natura. Numerosi furono i progetti cinematografici che in quel periodo dovevano coinvolgerla con registi come Louis Delluc, David W. Griffith, Giovanni Pastrone, ma nessuno venne poi realizzato, sempre a causa di suoi timori e ripensamenti. In particolare, per la Morgana film avrebbe dovuto interpretare Caterina da Siena. L'attrice propose infine alla casa di produzione torinese Film Ambrosio di realizzare la versione cinematografica di La donna del mare di H. Ibsen, ma la scelta dei produttori cadde invece sull'adattamento del romanzo di G. Deledda, Cenere, che venne quindi realizzato, senza però ottenere il successo commerciale sperato. Vi si narra la triste storia di una povera donna della Sardegna, Rosalia, che, avuto un figlio da un uomo sposato, è costretta a lasciarlo al padre, finché, dopo molto tempo, il ragazzo torna per rivedere la madre. La D. che, come si legge nelle sue lettere conservate nel Museo del cinema di Torino, chiedeva all'opera destinata allo schermo non la riproduzione della vita ma una sua trasposizione, temeva le riprese ravvicinate, i primi piani e voleva essere messa nell'ombra dal regista. Traspare un'idea di sobrietà, di misura, che percorre anche i temi dei suoi scenari di carattere lirico come Gli addii o Ritorno, che però non giunsero a realizzazione (Resnevic Signorelli 1949).

In un incidente automobilistico, avvenuto l'11 ottobre 1916 ad Alassio, l'attrice si ferì leggermente il viso e, non volendo perciò apparire sullo schermo, rimandò ogni progetto cinematografico. Ripresa l'attività teatrale in Italia nel 1921, nel 1923 fu in tournée a Londra e Vienna. Recatasi negli Stati Uniti nell'ottobre dello stesso anno, ottenne gli ultimi successi in teatro. Poco dopo si ammalò e morì a Pittsburgh.

Bibliografia

O. Resnevic Signorelli, Eleonora Duse e il cinema, in "Bianco e nero", 1949, 5, pp. 33-42.

Duse Eleonora, in Enciclopedia dello spettacolo, 4° vol., Roma 1954, ad vocem.

F. Taviani, Duse, Eleonora, in Dizionario biografico degli Italiani, Istituto della Enciclopedia Italiana, 42° vol., Roma 1993, ad vocem.

P. Crivellaro, Ultime notizie su Cenere di Eleonora Duse, in "Notiziario dell'Associazione Museo nazionale del cinema", 2000, 64, pp. 11-48 (con cinquantadue documenti inediti dall'archivio di Febo Mari).

Vedi anche
Gabriele D'Annùnzio Scrittore (Pescara 1863 - Gardone Riviera 1938). Fu uno dei maggiori esponenti del decadentismo europeo. Dotato di una cultura molto vasta, mostrò un'inesauribile capacità di assimilare le nuove tendenze letterarie e filosofiche, rielaborandole con una raffinata tecnica di scrittura. Vita. Era ancora ... Febo Mari Nome d'arte dell'attore italiano Alfredo Rodriguez (Messina 1884 - Roma 1939); esordì nel 1908 con T. Franchini e M. Fumagalli per passare poi come primattore giovane con V. Reiter. Nel 1910 condirettore con F. Garavaglia, nel 1911 primattore e direttore al Manzoni di Roma, dal 1912 al 1915 fu primattore ... Ermete Novèlli Attore italiano (Lucca 1851 - Benevento 1919). Dal 1884 capocomico (nel triennio 1891-94 in società con C. Leigheb), un suo tentativo di teatro stabile al Valle di Roma (Casa di Goldoni, 1900-02) non ebbe fortuna. Fu attore di notevolissima spontaneità, acclamato in Italia e all'estero, perfetto conoscitore ... Flavio Andò Attore (Palermo 1851 - Marina di Pisa 1915), il maggiore interprete della "commedia d'amore" tra l'Ottocento e il Novecento. Fu nelle compagnie di E. Rossi, di C. Rossi, poi primo attore accanto a E. Duse, quindi con C. Leigheb, V. Reiter; infine direttore e primo attore con T. Di Lorenzo, I. Gramatica, ...
Categorie
  • BIOGRAFIE in Teatro
  • BIOGRAFIE in Cinema
Tag
  • GIOVANNI PASTRONE
  • ROUBEN MAMOULIAN
  • SARAH BERNHARDT
  • PENNSYLVANIA
  • GRETA GARBO
Altri risultati per DUSE, Eleonora
  • Duse, Eleonora
    Enciclopedia on line
    Attrice italiana (Vigevano 1858 - Pittsburgh, Pennsylvania, 1924). Lavorò sopratutto per il teatro, imponendosi con un tipo di recitazione febbrile e di forte impatto emotivo e visivo, lontano dai consueti canoni recitativi dell'epoca, conquistando vasta fama e ammirazione. Vita Seguì dapprima le non ...
  • DUSE, Eleonora
    Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 42 (1993)
    Ferdinando Taviani Nacque a Vigevano (prov. Pavia), il 3 ott. 1858, in una stanza di locanda, da Alessandro e Angelica Cappelletto, entrambi attori. Il nonno, Luigi Duse, celebre attore veneto, aveva costretto il figlio Alessandro a farsi attore e l'aveva strappato agli studi e alla pratica del disegno. ...
  • DUSE, Eleonora
    Enciclopedia Italiana (1932)
    Discendente da una famiglia d'attori girovaghi (v. duse), fu battezzata in una parrocchia di Vigevano il 3 ottobre 1859. I suoi biografi raccontano che sua madre l'aveva data alla luce in un vagone di terza classe, viaggiando con la sua povera compagnia comica da un paese all'altro del Veneto. Simile ...
Vocabolario
beatrice
beatrice agg. e s. f. [der. di beare]. – 1. Che rende beato, che dà beatitudine o gioia spirituale: dolce aura b. (Varchi); spec. riferito a donna: ramose piante,... Fra’ quai la mia beatrice Sola talor sen viene (Poliziano). 2. Per antonomasia,...
debutto
debutto s. m. [dal fr. début, der. di débuter; v. la voce prec.]. – Prima apparizione sulle scene, esordio della carriera teatrale, dell’attività di attore, cantante, concertista, ecc., nel teatro o anche nel cinema, nella televisione:...
  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali