CAVAIGNAC, Éléonore-Louis-Godefroi
Uomo politico francese, nato a Parigi nel 1801, morto a Parigi il 5 maggio 1845. Era figlio del convenzionale Giambattista. Fece gli studî di legge, poi si volse a quelle di lettere, infine s'ingolfò nella politica militante, rivelandosi un ardente repubblicano. Fu uno dei preparatori della lotta delle tre giornate di luglio (1830); ma, non soddisfatto dell'esito di essa, continuò a cospirare contro la monarchia di Luigi Filippo. Partecipò ai torbidi di ottobre e di dicembre del 1830, e, essendo capitano della guardia nazionale, fu arrestato e processato, ma i giurati lo assolsero. Poco dopo fu uno dei fondatori della società degli Amici del popolo, e partecipò ai moti insurrezionali del 1832, che culminarono nella furibonda lotta di Saint-Méry, durante la quale fu di nuovo imprigionato, e ancora una volta processato e assolto. Quando la società dei diritti del popolo fu sciolta, egli, con altri accesi repubblicani, diede vita alla Société des droits de l'homme, la quale preparò la sommossa dell'aprile 1834. Condotto a Santa Pelagia e processato dinnanzi alla Camera dei pari, insieme con numerosi compagni di fede, si difese con eloquenza, ribadendo arditamente i suoi principî repubblicani. Mentre scontava la sua pena, riuscì a evadere (13 luglio 1835) con molti suoi amici, e si rifugiò a Londra, dove visse fino all'amnistia del 1841, accolto dalla migliore società, fra cui la famiglia Carlyle e i più noti deputati radicali inglesi. Ebbe pure relazione affettuosa col Mazzini e con altri esuli italiani colà rifugiati. Tornato a Parigi, concorse col Flocon alla fondazione del giornale La Réforme, in cui condusse aspre polemiche contro i sostenitori della politica orleanese, assalendo fieramente il governo del Guizot. Nel 1843 assunse la presidenza della Société des droits de l'homme.
Bibl.: G. Weill, Le parti républicain en France, Parigi 1900.