elettrodiagnostica
elettrodiagnòstica [Comp. di elettro- e diagnostica] [FME] Diagnostica che si serve di metodi e di grandezze elettriche e quindi comprendente l'elettrocardiografia, l'elettroencefalografia, ecc.; di solito però tale termine viene riservato allo studio delle modalità delle reazioni muscolari conseguenti a stimolazioni elettriche con correnti quantitativamente ben determinate; integra l'indagine clinica dello stato funzionale dei nervi motori e dei muscoli. L'esame elettrodiagnostico è effettuato con correnti a impulsi della durata di circa 1 ms oppure continue; si hanno due elettrodi, che, salvo il caso eccezionale di interventi chirurgici nei quali gli organi da esaminare siano messi allo scoperto, vengono applicati sulla superficie cutanea: uno (elettrodo indifferente) in forma di placca ad ampia superficie, sulla linea mediana del dorso e l'altro (elettrodo esplorante), a forma di bottone, sulla cute in corrispondenza del muscolo studiato (stimolazione diretta) o del suo nervo motore (stimolazione indiretta).