elettroluminescenza
elettroluminescènza [Comp. di elettro- e luminescenza] [FSD] [OTT] Luminescenza, ed eventualmente fluorescenza e fosforescenza, eccitata da una corrente elettrica o dall'applicazione di un campo elettrico o dall'impatto di particelle cariche in una sostanza solida, liquida o aeriforme: v. elettroluminescenza. Vistosi fenomeni di e., sfruttati in vari tipi di lampade elettriche, si accompagnano, per es., al passaggio della corrente elettrica nei gas, nella fase detta della scarica a bagliore e, ancora di più, nella scarica ad arco (v. conduzione elettrica nei gas: I 685 b, 686 c). Fenomeni di e. si manifestano anche in sostanze solide colpite da elettroni veloci o, se si vuole, da raggi catodici (catodoluminescenza, catodofluorescenza, catodofosforescenza); le sostanze anzidette, dette fosfòri, trovano una cospicua applicazione negli schermi fluorescenti e fosforescenti dei tubi a raggi catodici e nelle lampade elettriche fluorescenti. In materiali semiconduttori, si ha e. per iniezione di portatori di carica (elettroni e buche); essa fu osservata nel 1926 nel SiC e, successivamente, nel Ge, nel Si, nel GaAs e in altri materiali. Nel 1936 G. Destriau scopriva che determinate sostanze (ZnS, principalmente, e composti di Zn e Cd con S e Se) divengono luminescenti sotto l'azione di un campo elettrico alternato (il ZnS dà una luminescenza verde; con l'aggiunta di rame, la luminescenza diventa blu, e gialla con rame e manganese): ciò accade essenzialmente per la formazione di intensi e localizzati gradienti di potenziale in seno alla sostanza, che accelerano gli elettroni di conduzione conferendo loro energie sufficienti all'eccitazione degli atomi. Il fenomeno trova applicazione negli amplificatori di brillanza e nei convertitori d'immagine (per queste due categorie v. immagine, intensificatori e convertitori d') e nei cosiddetti pannelli elettroluminescenti (→ elettroluminescente). ◆ [FSD] [OTT] E. da iniezione: quella conseguente all'iniezione di cariche (elettroni e buche) in un semiconduttore: v. luminescenza: III 496 c.