elettromagnetico
elettromagnètico [agg. Comp. di elettro- e magnetico "inerente all'elettromagnetismo" o, di apparecchio, "fondato su fenomeni elettromagnetici"] [EMG] Campo e.: classicamente, l'ente costituito dall'insieme di un campo elettrico e di un campo magnetico associati tra loro dalle leggi di variazione spaziotemporale ricavabili come soluzione delle equazioni di Maxwell dell'elettromagnetismo con le appropriate condizioni al contorno e rappresentabile a partire da un tensore antisimmetrico di secondo rango dalle cui componenti s'ottengono i campi anzidetti: v. elettrodinamica classica: II 291 c; per gli aspetti quantistici, v. elettrodinamica quantistica. ◆ Costante e.: (a) [FSN] Nel signif. di costante d'accoppiamento, cioè di carica elettrica, può essere ottenuta formalmente come combinazione dell'accoppiamento debole e di ipercarica: v. grande unificazione, teorie di: III 61 b; (b) [MTR] Lega alla velocità della luce nel vuoto c la costante dielettrica ε₀ e la permeabilità μ₀ del vuoto medesimo (equival., le costanti elettrostatica e magnetostatica di Coulomb nel vuoto), γ2₀=ε₀μ₀c2, e compare nelle relazioni tra grandezze corrispondenti dei sistemi CGSes, CGSem, CGSsim e SI: v. CGS: I 567 c. ◆ [EMG] Onda e.: la formalizzazione ondosa del campo elettromagnetico: v. elettrodinamica classica: II 284 d sgg. ◆ [GFS] Prospezione e.: la prospezione del sottosuolo effettuata rilevando le modalità di propagazione di un campo e.: v. geofisica applicata: III 25 f. ◆ [EMG] Radiazione e.: l'energia raggiante convogliata da un campo elettromagnetico, il cui spettro, insieme con l'indicazione dei vari campi in cui esso è tradizionalmente suddiviso, è mostrato schematicamente nella fig.; in questa, è da osservare che i limiti in lunghezza d'onda e frequenza indicati sono largamente arbitrari; in partic. quello inferiore (frequenza di 300 Hz), dato che in vari campi e. naturali (per es., quelli associati alle variazioni del campo geomagnetico) si riscontrano frequenze assai minori.