CELESTINO, Eligio
Nacque il 20 marzo 1739, probabilmente a Pisa (Härtwig), o, come ritengono molti, a Roma; comunque, compiuti gli studi musicali, fu proprio in questa città che raggiunse la fama di virtuoso di violino. Il Bumey, infatti, che nel 1770 ebbe occasione di ascoltarlo in casa del duca di Dorset, lo giudicò "un compositore di genio" e uno dei migliori violinisti dell'epoca; ammirò fra l'altro "l'esecuzione di un a solo molto grazioso ma difficilissimo", suonato "con vivacità, precisione e gusto" (p. 158). Nell'anno 1772 il C. si esibì come concertista a Londra, più tardi passò in Francia e in Germania; il 17 giugno 1776 ottenne la carica di violino solista nella cappella di corte di Stoccarda e nel febbraio del 1778 fu nominato "Konzertmeister" della cappella ducale a Ludwigslust nel Meclemburgo-Schwerin, considerata la migliore cappella di corte tedesca. Rinunciò all'incarico nel 1780 e, insieme con sua moglie S. Stanton, che era cantante di corte, dette concerti in diverse città tedesche: Francoforte sul Meno, Gota, Amburgo, Lubecca; passò poi in Svezia, Olanda, Italia e solo alla fine del 1781 ritornò alla sua carica a Ludwigslust. Il 30 giugno 1792 gli fu affidata la direzione della cappella che abbandonò per brevi periodi dedicati a tournées: nel 1799 fu a Londra per un concerto e, nonostante l'età, fugiudicato ancora uno dei migliori violinisti del tempo. Nel 1802, per motivi di salute, lasciò la direzione della cappella a L. Massonneau, ma rimase un abile ed efficiente "Konzertmeister" fino alla morte, avvenuta il 24 genn. 1812 a Ludwigslust.
Fra le sue opere stampate ricordiamo: Six duettos, three for a violin and violoncello, and three for two violins (London 1773); Six solos for the violin and a bass for the harpsichord or violoncello, Op. 2 (ibid. 1774); Three duos for a violin and violoncello (Berlin 1786); Six sonatas for a violin and bass, Op. 9 (London 1797); nonché altri pezzi strumentali. Si conservano manoscritti: Il tuo nome eccelso e grande suonerà la fama intorno, terzetto per soprano, tenore e basso con accompagnamento d'orchestra (Schwerin, Mecklemburgische Landesbibl.); Se non ti moro allato, aria a nove voci, due corni, due oboe, due violini, viola e basso (testo dalla Didone abbandonata di Metastasio, ibid.); Sempre di gloria adorno, aria per soprano e a solo di violino con due viole, due flauti, due oboe e quattro corni (Rostock, Biblioteca dell'università); Ah non lasciarmi, aria per soprano e strumenti, (Berlino-Dahlem, Staatsbibl.); Andante con moto per due oboe, due corni, tromba e fagotto (Schwerin, Mecklemburgische Landesbibliothek); Terzetto per soprano, tenore e basso (ibid.) e altre composizioni strumentali.
Attivo presso la cappella di Meclemburgo come gran parte dei più rinomati maestri del suo tempo, il C. contribuì ad innalzare il livello dell'orchestra emergendo soprattutto per le sue doti di violinista (Härtwig); fu ricordato da E. W. Wolf nel suo Auch eine Reise, aber nur eine kleine musikalische Reise del 1784, che lodò la sua abilità nel mantenere la più pura intonazione, in tutte le tonalità (Kade). Le sue composizioni, sia vocali sia strumentali, testimoniano una non comune abilità di scrittura, che stilisticamente ricorda Mozart anche se rivelano un andamento più popolare.
Bibl.: A. Choron-F. Fayolle, Dict. historique des musiciens, I,Paris 1810, p. 127; O. Kade, Die Musikalien-Sammlung des Grossherzoglich Mecklenburg-Schweriner Fürstenhauses, Schwerin 1893, pp. 204 ss.; The British Union-Catalogue of early music printed before the years 1801, London 1957, I, p. 175; C. Burney, Viaggio musicale in Italia, Palermo 1921, pp. 158, 179; D. Hirtwig, E. C., in Die Musik in Gesch. und Gegenwart, Suppl., XV, Kassel 1973, col. 1399; F.-J. Fétis, Biogr. univ. der musiciens, II, p. 234; C. Schmidl, Diz. univ. dei musicisti, I, p. 318; R. Eitner, Quellen-Lexikon der Musiker, II, p. 388; Grove's Dict. of music and musicians, II, p. 137; La musica. Diz., II, p. 377; Diz. Ricordi della musica e dei musicisti, p. 279.