VITTORINI, Elio (App. II, 11, p. 1121)
Scrittore, morto a Milano il 12 febbraio 1966. Dal 1951 al 1959 fondò e diresse per l'editore Einaudi la collana I gettoni e dal 1959 alla morte diresse, insieme con I. Calvino, la rivista Il Menabò (v.). Il romanzo Le donne di Messina (Milano 1949; poi in una nuova redazione, ivi 1964) pur operando, nella direzione di una programmatica ricostruzione storicistica della realtà, un recupero delle strutture narrative, ripropone in effetti il ruolo stilistico dell'astrazione simbolica nella forma di un dilemma di natura etica. In Erica e La Garibaldina (Milano 1956) V. raccoglieva un romanzo incompiuto (Erica e i suoi fratelli, scritto nel 1936 e pubblicato precedentemente in Nuovi Argomenti, 1954, luglio) e un racconto (pubblicato con lo stesso titolo in Il Ponte, 1950, febbr.-maggio) in cui è più avvertibile come incertezza stilistica la caratteristica oscillazione vittoriniana tra realismo e astrazione simbolica. Incompiuto e pubblicato postumo, Le città del mondo (Torino 1969) non sembra uscire dal solco già tracciato della poetica di Vittorini. Di notevole importanza invece sono gli scritti critici raccolti in Diario in pubblico (Milano 1957) e nel postumo Le due tensioni (ivi 1967).
Bibl.: S. Briosi, Vittorini, Firenze 1970; E. Falqui, in Novecento letterario italiano, IV, ivi 1970; G. Debenedetti, Il romanzo del Novecento, Milano 1971; Autori vari, in Il Ponte, 1973, fasc. 7-8, dedicato a Vittorini; A. Bocelli, in Letteratura del Novecento, Caltanissetta-Roma 1975; A. Girardi, Nome e lacrime - Lingauggio e ideologia di E. Vittorini, Napoli 1977; A. Andreini, La ragione letteraria, Saggio sul giovane Vittorini, Pisa 1979.