Scrittrice tedesca (Alzey, Assia-Renania, 1899 - Rheinzabern, Palatinato, 1950). A Berlino dal 1929, si accostò al gruppo dei poeti espressionisti legati alla rivista Die Kolonne. Nel 1936, in quanto nata da padre ebreo, le fu proibito di pubblicare; nel 1944 fu costretta a lavorare in una fabbrica. Ricerca formale e ricchezza di pensiero connotano la sua produzione lirica e narrativa che si vale di un linguaggio conciso e musicale. Nella sua opera si mescolano un forte senso della natura, concepita in senso magico e misterico, e una profonda fede cristiana. Il tema fondamentale è quello della redenzione dell'uomo, altrimenti succubo di forze terrestri o celesti. Scrisse poesie (Der Wendekreis des Lammes. Ein Hymnus der Erlösung, 1924; Die Tierkreisgedichte, 1935; Der Laubmann und die Rose, 1947; Kölnische Elegie, 1948), racconti (Triptychon des Teufels, 1932; Das Labyrinth, 1949; Glück haben, post., 1968; magistrali in specie quelli brevissimi raccolti in Der Torso, 1947), romanzi (Der Gang durch das Ried, 1936; Das unauslöschliche Siegel, 1946; Märkische Argonautenfahrt, 1950; trad. it. Gli Argonauti del Brandeburgo, 1962), saggi (Geist in den Sinnen behaust, post., 1951; Das Christliche in der christlichen Dichtung, post., 1961).