Scrittrice statunitense (Richmond, Virginia, 1874 - ivi 1945), autrice di romanzi tutti ambientati nella Virginia, con i quali si propose, in polemica con la letteratura sentimentale in voga nel Sud, di descrivere realisticamente la vita sociale e gli orientamenti spirituali di quella regione dopo la guerra civile (The battleground, 1902; The deliverance, 1904). Nel dopoguerra la sua opera giunge a una più acuta consapevolezza della futilità di una cultura decadente (The romantic comedians, 1926; Vein of iron, 1935). Fu scrittrice stilisticamente aristocratica, di gusto raffinato e grande purezza, né risentì dei nuovi esperimenti formali del realismo americano, che anzi rifiutò. Oltre alle opere citate si ricordano: The voice of the people (1900); The romance of a plain man (1909); Barren ground (1925, uno dei più significativi); They stoopped to folly (1929); The sheltered life (1932); In this our life (1941). Interessante da un punto di vista critico la raccolta delle sue prefazioni ai romanzi (A certain measure, 1943). Postuma è stata pubblicata l'autobiografia, The woman within (1954).