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BERNSTEIN, Elmer

di Marta Tedeschini Lalli - Enciclopedia del Cinema (2003)
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Bernstein, Elmer

Marta Tedeschini Lalli

Compositore statunitense, nato a New York il 4 aprile 1922. Considerato uno dei maggiori autori di musica per il cinema, ha composto oltre duecento colonne sonore, ottenendo l'Oscar nel 1968 per le musiche di Thoroughly modern Millie (1967; Millie) di George Roy Hill, oltre a numerose nominations, tra cui quella nel 1960 per la colonna sonora di The magnificent seven (I magnifici sette) di John Sturges, che contiene uno dei temi musicali più famosi della storia del cinema. Ha collaborato a più riprese con registi come Martin Scorsese, John Landis, Francis Ford Coppola, Otto Preminger, Robert Mulligan.Dopo aver compiuto gli studi di pianoforte alla Juilliard School of Music di New York con H. Michelson e di composizione con I. Citkowitz (al quale B. era stato indirizzato da Aaron Copland), R. Sessions e S. Wolpe, durante il servizio militare compose arrangiamenti orchestrali di canzoni popolari e musica destinata alle bande e ai programmi radiofonici delle forze armate, preparando così la strada per il suo impegno nel cinema. Ininterrottamente attivo in questo campo dalla fine degli anni Quaranta, B. si è anche dedicato all'insegnamento come docente di musica per il cinema e la televisione alla University of Southern California di Los Angeles. Molte delle sue colonne sonore, che sono state oggetto a più riprese di nuove registrazioni, si sono affermate con notevole successo anche sul mercato discografico. Oltre che per il cinema e la televisione, ha composto anche musiche per il balletto e brani da concerto che comprendono due cicli di Lieder, tre suites sinfoniche, un concerto per onde Martenot e orchestra (1983), un concerto per chitarra e orchestra (1998), musica per pianoforte. B. si è impegnato in diverse istituzioni per la salvaguardia della musica per il cinema, con le quali ha promosso e diretto nuovi arrangiamenti e registrazioni di lavori realizzati da compositori storici di Hollywood come Miklós Rózsa, Bernard Herrmann, Max Steiner, Dimitri Tiomkin, Franz Waxman.

Negli anni Cinquanta e Sessanta, grazie all'introduzione del jazz nelle colonne sonore e memore della lezione di Copland, B. contribuì notevolmente a far maturare uno stile tipicamente statunitense nella musica per il cinema, fino ad allora prevalentemente modellata sulla tradizione sinfonica europea. Fin dagli anni Cinquanta si manifestò inoltre la vena sperimentale che avrebbe caratterizzato tutto il suo lavoro, con il pionieristico impiego di musica elettronica nelle colonne sonore di Robot monster di Phil Tucker e Cat women of the moon di Arthur Hilton (ambedue del 1953), film minori che servirono tuttavia come laboratorio per le opere successive. In questo periodo un ruolo centrale spetta a The man with the golden arm (1955; L'uomo dal braccio d'oro) di Preminger, che portò a B. la prima nomination all'Oscar; se fino ad allora il jazz era stato usato solo per commentare singole scene, qui accompagna l'intero svolgimento, sottolineando elementi narrativi ed emotivi diversi nelle vicende di un musicista eroinomane (interpretato da Frank Sinatra). Seguirono altre partiture interamente jazz, per The sweet smell of success (1957; Piombo rovente) di Alexander Mackendrick e Walk on the wild side (1962; Anime sporche) di Edward Dmytryk: in particolare quest'ultima gli valse la nomination all'Oscar per la migliore canzone. B. realizzò invece una colonna sonora di carattere radicalmente diverso per il film epico, della durata di quasi quattro ore, The ten commandments (1956; I dieci comandamenti) di Cecil B. DeMille. A partire da The mag-nificent seven, contribuì a fissare gli elementi tipici della musica per il western, genere che avrebbe continuato a coltivare negli anni seguenti, fino a Wild wild West (1999) di Barry Sonnenfeld. Con Sturges collaborò ancora per The great escape (1963; La grande fuga) e The Hallelujah trail (1965; La carovana dell'Alleluja). Numerose inoltre le colonne sonore realizzate per film interpretati da John Wayne, tra cui da ricordare True grit (1969; Il grinta) di Henry Hathaway, nonché l'ultimo film dell'attore, The shootist (1976; Il pistolero) di Don Siegel. La partitura di To kill a mockingbird (1962; Il buio oltre la siepe) di Mulligan, con cui vinse il Golden Globe e ottenne la quarta nomination all'Oscar, rappresenta uno dei lavori più importanti di B., soprattutto per il ruolo che la musica svolge nel descrivere l'atmosfera della provincia americana; con Mulligan aveva già lavorato in Fear strikes out (1957; Prigioniero della paura) e vi collaborò ancora per Love with the proper stranger (1963; Strano incontro). Per G.R. Hill, prima della colonna sonora di Thoroughly modern Millie, aveva già composto nel 1966 le musiche di Hawaii, premiate anch'esse con il Golden Globe.Risale agli anni Settanta e Ottanta il maggior contributo di B. alla commedia. Per Landis ha composto le colonne sonore di National Lampoon's animal house (1978; Animal house), An American werewolf in London (1981; Un lupo mannaro americano a Londra), Trading places (1983; Una poltrona per due) e ¡Three amigos! (1986; I tre amigos). Ma vanno anche ricordate le musiche per i due film di Ivan Reitman, Stripes (1981; Stripes ‒ Un plotone di svitati) e Ghostbusters (1984; Ghostbusters ‒ Acchiappafantasmi). Dopo aver scritto senza compenso, nel 1989, la colonna sonora di My left foot (Il mio piede sinistro) di Jim Sheridan, a partire dagli anni Novanta B. ha compiuto nuove importanti esperienze grazie alle collaborazioni con Scorsese per il remake di Cape fear (1991; Cape fear ‒ Il promontorio della paura), in cui ha rielaborato le musiche originali di B. Herrmann, per The age of innocence (1993; L'età dell'innocenza, con cui ha ottenuto la dodicesima nomination all'Oscar) e Bringing out the dead (1999; Al di là della vita). Degli stessi anni i lavori con Coppola (The rainmaker, 1997, L'uomo della pioggia), Robert Benton (Twilight, 1998), Stephen Frears (The grifters, 1990, Rischiose abitudini), Martha Coolidge (Rambling Rose, 1991, Rosa scompiglio e i suoi amanti; Lost in Yonkers, 1993, Proibito amare), Bill Duke (A rage in Harlem, 1991, Rabbia ad Harlem; Hoodlum, 1997). Infine, da ricordare le colonne sonore di Keeping the faith (2000; Tentazioni d'amore) di Edward Norton e Chinese coffee (2000) di Al Pacino.

Bibliografia

The art of film music: a tribute to California film composers, ed. A. Ulrich, Oakland 1976; J. Pool, Elmer Bernstein, in "Cue sheet. The journal of the society for the preservation of film music", 1998, 4, pp. 10-23.

Vedi anche
John Sturges Regista e produttore statunitense (Oak Park, Illinois, 1911 - San Luis Obispo, California, 1992). Artigiano di sicuro mestiere, con una predilezione per i film d'azione, trovò soprattutto nel western il proprio terreno espressivo. Firmò alcuni film di successo quali Sfida all'O.K. Corral (1957), I magnifici ... Williams, John Compositore statunitense (n. Floral Park, New York, 1932). È uno dei più acclamati e prolifici tra gli autori di musica per il cinema, ma il suo catalogo conta anche diversi concerti e brani sinfonici. Il suo nome è legato a molte tra le melodie più celebri di Hollywood, dove si è imposto con uno stile ... Newman, Paul Attore e regista statunitense (Cleveland, Ohio, 1925 - Westport, Connecticut, 2008). Emblematico divo della Hollywood più tradizionale, premiato al Festival di Cannes per l'interpretazione di The long hot summer (1958) e vincitore di due premi Oscar (alla carriera nel 1986 e l'anno successivo come migliore ... Mancini, Henry Compositore di musiche per film (Cleveland 1924 - Beverly Hills 1994), di famiglia oriunda italiana. Ha collaborato spesso con il regista B. Edwards, con pezzi assai noti come la canzone Moon river in Breakfast at Tiffany's (1961) e il tema conduttore dei film (e dei cartoni animati) della serie The ...
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