ELVAS (A. T., 39-40)
Città del Portogallo, con 11.750 ab. (1920), nella vecchia provincia dell'Alemtejo, distretto di Portalegre, a 253 km. da Lisbona sulla ferrovia Lisbona-Badajoz. Situata sul pendio di un monte a una diecina di km. dalla Guadiana, che segna qui il confine fra il Portogallo e la Spagna, ha notevole importanza strategica, ed è difesa da buoni forti, tra i quali quello da Graga, costruito nel sec. XVIII sui piani del maresciallo conte di Lippe, a N. della città, e quello de S. Luzia a SE. Nei suoi dintorni si trovano miniere di ferro e di piombo, boschi di querce, di elci, di sugheri, buoni pascoli, alberi da frutto. Vi si allevano ovini e caprini, e si praticano alcune industrie tradizionali (fonderie di cannoni, manifatture di lana).
Monumenti. - Del castello e delle fortificazioni medievali non serba che poche tracce. La chiesa madre (l'antica cattedrale), in stile gotico, modificato poi nelle forme manueline e della Rinascenza, ha tre navi, con vòlte a crociera, ed è rivestita di azulejos. L'altare maggiore venne rinnovato verso la metà del sec. XVIII. Del convento dei domenicani, fondato nel 1267 e modificato nel 1553 restano ancora alcune parti gotiche. La chiesa delle domenicane, ottagona, ha un portale della Rinascenza (1534) e nell'interno bellissimi azulejos policromi del Seicento con riquadrature ornamentali racchiudenti quadri isolati. La "Misericordia" è della metà del sec. XVIII, con quadri di azulejos rappresentanti la vita di Santa Elisabetta e di San Giovanni Battista. Nella città, tra altri palazzi notevoli, è da ricordare l'Arcivescovado.
Bibl.: A. Gonçalaes de Novais, Relação do Hispado de Elvas, 1635; V. Almada, Apontamentos para Cronica da cidade de Elvas, 1880; A. Tomaz Peirez, Estudos e notas elvanses, 1904 segg.