TAGLIAFICHI, Emanuele Andrea
Architetto, nato a Genova nel 1729, ivi morto nel 1811. Ebbe in patria i primi ammaestramenti. Più tardi fu a Roma. Le vicissitudini politiche ostacolarono non poco la sua attività. Cominciò infatti a lavorare solo nel 1778, grazie all'aiuto del suo collega francese De Wailly, del quale fu amico e collaboratore. Si devono a lui molte parti di palazzi genovesi: il vestibolo, la sala da pranzo e il salone di palazzo Serra, la sala da pranzo di villa Gropallo, la scala del palazzo Durazzo-Pallavicino, la facciata di villa Rosazza e la villa Serra di Cornigliano. Lasciò anche alcuni interessanti progetti: per la facciata di palazzo ducale, per un teatro civico e per il lazzaretto. Aristocratici, sebbene un po' triti e freddi, sono i giardini di villa Gropallo, di villa Rosazza e di villa Rostan a Pegli, ispirati all'Alessi e al Le Nôtre. Fu socio dell'Accademia Ligustica, della R. Accademia di architettura di Parigi e dell'Istituto nazionale di Francia.
Bibl.: F. Alizeri, Notizie dei professori del disegno in Liguria, Genova 1865, II, pp. 7-90; O. Cappellini, Genova. Glorie e splendori, Genova 1931, p. 102; O. Cappellini, Diz. biografico dei genovesi illustri e notabili, ivi 1932, p. 37; U. Levrero, Un particolare sconosciuto della vita di A. T., in Il Raccoglitore ligure, 1934, n. 4.