DUNI, Emanuele
Storico e filosofo del diritto, nato a Matera nel 1714, morto a Roma nel 1781. Professore di giurisprudenza nell'università di Roma, vi rappresentò con poca fortuna, mentre altri indirizzi prevalevano negli studî storici e filosofici, la tradizione vichiana.
Le sue opere Origine e progressi del cittadino romano e Origine e progressi del governo civile di Roma (Roma 1763-64) sono la prima applicazione dei principî della Scienza nuova alla storia di Roma. Il saggio di giurisprudenza universale (Roma 1760) e la Scienza del costume, ossia sistema sul diritto universale (Napoli 1775) svolgono il De uno universi iuris principio et fine uno del Vico. Sostenendo l'origine ferina del genere umano, si difese delle censure di G. F. Finetti con la Risposta ai dubbj proposti dal sig. G. F. Finetti sopra il Saggio sulla giurisprudenza universale di F. Duni, ecc. (Roma 1766); a cui replicò il Finetti con l'Apologia del genere umano accusato d'essere stato una volta bestia (Venezia 1768), combattendo la concezione vichiana e duniana con l'autorità della Sacra Scrittura. A. Gennarelli ne raccolse le Opere (Roma 1845, voll. 5).
Bibl.: L. Giustiniani, Memorie storiche degli scrittori legali del Regno di Napoli, Napoli 1787, I, p. 291 segg.; A. Gennarelli, Introduzione alla cit. ed. delle Opere; G. Gattini, Note storiche su la città di Matera, ivi 1882, pp. 457-61; B. Labanca, G. B. Vico e i suoi critici cattolici, ivi 1898; G. Natali, Il Settecento, 2ª ed., Milano 1936, pp. 398-99; G. F. Finetti, Difesa dell'autorità della S. Scrittura, contro G. B. Vico, con introduzione di B. Croce, Bari 1936, pp. XIII-XIV.