ROIDIS (‛Ροΐδης), Emanuele
Letterato neogreco, nato a Sira (Σῦρος) nel 1835, morto nel 1904. Da famiglia oriunda di Chio, passò la prima fanciullezza a Genova. Laureatosi in giurisprudenza in Germania, buon conoscitore delle letterature moderne (tradusse l'Itinéraire di Chateaubriand, la History of England del Macaulay, la Bohème del Murger, poesie del Beaudelaire e del Poe), fu dal 1880 direttore della Biblioteca nazionale di Atene. Nel 1866 pubblicò il romanzo storico Πάπισσα Ιωάννα ("La papessa Giovanna"), che ebbe molte edizioni e traduzioni (italiana di A. Frabasile, Atene 1876) e provocò polemiche e la scomunica del santo Sinodo, la quale fu da ultimo ritirata.
Il grande merito della critica letteraria del R. consiste nell'avere dimostrato con acume e dottrina l'insufficienza della καϑαρεύουσα i pregi della lingua naturale, mettendo in onore la scuola poetica dell'Ettaneso e la poesia popolare. Le opere pubblicate sporadicamente in periodici e giornali sono raccolte da D. Petrokokkinos e A. Andreadis in sette volumi (Atene 1911-1914) che comprendono: I, Συριανὰ διηγήματα ("Racconti di Sira"); II, Διηγἤματα ("Racconti"); III, Κριτικαὶ μελέται ("Studî critici"); IV, Τὰ εἴδωλα ("Gli idoli", studio linguistico); V, Μελέται, ϕιλολογικαί, καλλιτεχνικαί, ϕιλοσοϕικαί ("Studî filologici, artistici e filosofici"); VI, Πάρεργα καὶ παραλειπόμενα ("Accessori e paralipomeni"); VII, Τὸ πνεῦμα τοῦ ‛Ροΐδη καὶ διάϕοροι πολιτικαὶ και διπλωματικαὶ μελέται ("Lo spirito del R. e diversi studî politici e diplomatici").
Bibl.: A. Andreadis nella prefazione al primo volume delle "opere complete", Atene 1911; S. Menardos, E. R., conferenza, ivi 1917; A. Kampanis nel prologo alla Πάνισσα 'Ιωάννα, ivi 1920.