SELLA, Emanuele
Economista, nato a Valle Mosso, Biella, il 3 febbraio 1879, morto a Milano il 5 ottobre 1946. Ha insegnato nelle università di Perugia, Sassari, Cagliari, Messina e (dal 1924) a Genova.
Liberale e in sostanza rispettoso dell'economia classica, ma naturalmente eterodosso, anticipò di un ventennio la critica all'economia liberista, analizzando i mutamenti strutturali degli organismi economici e scuotendo molte ottimistiche illusioni, allora diffuse, sugli effetti della libera concorrenza. Si valse di un metodo cosiddetto organicistico, basato su analogie tra economia e biologia, e partendo dall'analisi statica cercò di individuare equilibrî mobili e evoluzioni di forme storiche nel tentativo di costruire una teoria dei fenomeni dinamici.
Tra le numerose opere: La speculazione e gli antichi trattatisti (in Giornale degli economisti, ottobre 1904), Della natura logica dei problemi terminali in economia politica (ibidem. nov. 1904), La speculazione commerciale e le crisi di produzione (Torino 1906), Della necessità di unificare la terminologia economica (in Giornale degli econ., nov. 1907), Le trasformazioni economiche del capitale fondiario (Torino 1907), La vita delle ricchezze (ivi 1910), Il prezzo come strumento di lotta tra organismi (in Giornale degli economisti, febbraio 1910), La concorrenza (Torino, 2 voll., 1914-16), Il socialismo di domani (Roma 1917), La dottrina dei tre principi (Padova 1930), La dottrina del valore (ivi 1931).
Bibl.: M. Fasiani, E. S., in Economia internazionale, febbraio 1949.