Severino, Emanuele
Filosofo italiano (n. Brescia 1929). È stato prof. di filosofia nell’univ. cattolica del Sacro Cuore di Milano (dal 1962), poi (dal 1970) di filosofia teoretica nell’univ. di Venezia, dove dal 2005 è prof. emerito. Nei suoi studi ha sostenuto che la storia dell’Occidente è storia del nichilismo, giacché tutte le forme della cultura occidentale parificherebbero l’essere al niente, negherebbero l’essere e, con esso, la ricerca della verità. Per uscire dal nichilismo, e salvare l’Occidente, bisognerebbe tornare alla concezione dei presocratici, in partic. di Parmenide, che affermava che «l’essere è e non può non essere». Tra le sue opere principali si segnalano: La coscienza. Pensieri per un’antifilosofia (1948); Heidegger e la metafisica (1950); La struttura originaria (1958); Studi di filosofia della prassi (1962); Essenza del nichilismo (1972); La filosofia antica (1984); La filosofia moderna (1984); La filosofia contemporanea (1986); Oltre il linguaggio (1992); Tautotes (1995); Cosa arcana e stupenda (1998); Il destino della tecnica (1998); La legna e la cenere (2000); La gloria (2001); Il mio scontro con la Chiesa (2001); La natura dell’embrione (2005); Il muro di pietra. Sul tramonto della tradizione filosofica (2006).