EMBIOTTERI (dal gr. ἔμβιος "vitale, vivace" e πτερόν "ala")
Ordine d'Insetti terrestri, piccoli e delicati, col corpo allungato e a lati paralleli, di colori scuri, bruni o giallo-rossastri. Hanno capo rotondeggiante, ortognato, con occhi composti ma senza ocelli, con apparato boccale masticatore, e antenne filiformi; torace a struttura semplice, provvisto talvolta nel maschio di quattro ali subeguali e a venature ridotte, mancanti sempre nella femmina; zampe anteriori col primo articolo dei tarsi molto ingrossato e provvisto di ghiandole sericipare unicellulari, zampe medie brevi, zampe posteriori del tipo saltatorio, ma corte; addome provvisto di brevi cerci, con gli ultimi uriti del maschio modificati asimmetricamente. La metamorfosi è incompleta nei maschi (paurometaboli), mancante nelle femmine (pseudoametaboli) che restano ninfiformi.
Vivono sotto le pietre o sotto le corteccie, entro a cunicoli tappezzati di seta, nei quali si spostano rapidamente sia in avanti sia indietro. La seta viene secreta dalle ghiandole sboccanti da setole cave nella superficie plantare del primo e secondo articolo dei tarsi anteriori ed è prodotta da larve e adulti di ambo i sessi, durante il lavoro di tessitura, ch'è rapido, le zampe anteriori si muovono velocemente incrociandosi tra di loro. Secondo Imms (1930) i cunicoli servirebbero di riparo e di difesa contro i nemici, secondo Grassi (1894) avrebbero il compito di mantenere gli insetti in un ambiente sufficientemente umido. Enderlein (1912) sostiene che la seta venga secreta da ghiandole labiali sboccanti nelle glosse. In alcune specie esotiche viventi gregarie (Embia maior Imms) le gallerie sericee sono sovrapposte e comunicanti tra di loro con una o due camere sotterranee.
Sull'alimentazione degli Embiotteri si sa finora poco. Di alcuni (la nostra Embia Ramburi Rymsk.) si sa che sono fitofagi, ma la forma delle mandibole dei maschi indica che questi devono essere più o meno carnivori. Le uova sono deposte in piccoli gruppi entro ai cunicoli, dove le femmine hanno per i neonati delle cure parentali come quelle dei Dermatteri. Sono descritte una sessantina di specie, la maggior parte delle regioni calde; tre specie di altrettanti generi sono dell'Europa meridionale.