PUGAČEV, Emel′jan Ivanovič
Figlio di un semplice cosacco del Don, nato nel 1720, morto nel 1775, diresse la rivolta dei cosacchi russi e dei contadini contro Caterina II. Nel 1771-73 servì nel Caucaso in un gruppo dei cosacchi del Don dell'armata Terek. Nell'autunno 1774 s'iniziò, a sua istigazione, una rivolta dell'armata cosacca Jaik. Appoggiata dai cosacchi e dai Raskolniki, dalle popolazioni di origine straniera viventi fra l'Ural e il Volga, dagli operai delle miniere e ferriere dell'Ural, la rivolta si estese anche ai contadini delle proprietà site sulla riva sinistra del Volga e si sostenne per un anno, nelle provincie di Kazan′, Orenburg e Voronež. Nel suo manifesto del 17 settembre 1773 il P. si dichiara "Amperatar Petr Fedaravić" (Pietro III). Nella prima fase della rivolta il P. riuscì ad impadronirsi di Samara; Orenburg e Ufa furono occupate dalle truppe regolari. Nell'estate del 1774 il P. sollevò i Baskiri, che miravano a costituire un khānato autonomo, e il 12 luglio bruciò Kazan′. Dopo aver subito una sconfitta, si rivolse nuovamente nel sud e s'impadronì di Saratov. Ai primi di settembre 1774 fu sconfitto definitivamente a Sarepta, e i suoi stessi seguaci lo consegnarono agli inseguitori. Fu giustiziato il 21 gennaio 1775 a Mosca. Questa rivolta che il P. aveva guidata ha attirato in modo particolare l'attenzione degli storici bolscevichi come un movimento rivoluzionario di contadini in opposizione alla "politica coloniale" dello zarismo nel sec. XVIII.
Bibl.: M. Majkov, in Russkij Biografičeskij Slovar′ (1910); N. N. Firsov, Pugacevscina (2ª ed.), Mosca 1921; v. le pubblicazioni dell'archivio centrale Pugačevèčina, voll. 3, dal 1926 in poi; A. Gubajdullin, Pugačevièčina i tatary, Baku 1927; B. A. Sumner, in The Slavonic Review, VII (1928-29); A. Kizevetter, Pugačevèčina, in Istoričeskie siluety, Praga 1930; M. V. Nečkina, Razinèčina i Pugačevèčina, Mosca 1933.