RATHENAU, Emil
Ingegnere, nato a Berlino l'11 dicembre 1838, morto ivi il 20 giugno 1915. Prima d'intraprendere gli studî di ingegneria, lavorò quattro anni alla Wilhelmshütte di Sprottau, fabbrica di macchine, a quei tempi, molto apprezzata. Fu quindi al politecnico di Hannover e a quello di Zurigo. Dopo un breve passaggio nelle officine Borsig di Berlino, andò a Londra, presso gli stabilimenti Penn, che costruivano motori marini, e collaborò alla costruzione delle macchine a doppia espansione per le navi del tipo Warrior. Tornato in patria, acquistò le officine M. Weber di Berlino, costruendovi svariatissimi tipi di macchine e persino attrezzature teatrali. Molto contribuì al grande sviluppo industriale tedesco che seguì la guerra franco-prussiana, ispirandosi alla tecnica e all'organizzazione americana. Aiutò il sorgere delle officine Loewe per la costruzione di macchine utensili del tipo americano, tentò, fin dal 1876, l'introduzione del telefono in Berlino, che però gli ambienti governativi non appoggiarono. Si rivolse quindi all'industria elettrotecnica e, dopo aver trattata la concessione dei brevetti Edison in Germania, fondò, con alcune banche, una società di studio (1882), che divenne ben presto società di costruzioni elettriche, destinata a diffondere l'uso dell'illuminazione elettrica. Dopo alcuni piccoli impianti privati, fece quello del teatro di Monaco ed estese il campo di attività delle sue società con accordi con la Siemens und Halske. Con idea molto ardita per quei tempi iniziò la costruzione di centrali capaci di servire grossi quartieri cittadini, superando difficoltà tecniche, credute allora quasi insormontabili. Dalla società Edison venne sviluppandosi (1887) l'Allgemeine Elektrizitäts-Gesellschaft (A.E.G.) con un programma e un campo d'azione sempre più vasti: efficace collaboratore gli fu Oscar v. Miller. Si occupò di trasporti di energia a distanza, dell'introduzione del motore elettrico nelle più svariate industrie, delle applicazioni chimiche e di quelle domestiche dell'elettrotecnica, della trazione elettrica. Le sue grandi qualità di organizzatore, sorrette da una buona preparazione scientifica e da una netta visione delle possibilità delle scoperte tecniche, ne fanno uno dei più completi ingegneri industriali dell'epoca moderna.