FABRE, Émile
Autore drammatico francese, nato a Metz il 24 marzo 1869. Da giovane fu nel commercio, poi in giornalismo; ma sembrò aver ereditato l'amore per il teatro dal padre, direttore di scena; e subì vivamente l'influenza di Balzac, dei cui romanzi fece molte riduzioni sceniche. Fra le sue opere drammatiche originali, il primo successo fu Comme ils sont tous rappresentato alla Comédie-Française (1894); cui seguì, al Théâtre-libre, il pessimismo crudamente naturalista de L'Argent (1895). Dopo il Bien d'autrui (1897) e il dramma storico Timon d'Athène (1899), il F. trattò la satira sociale nei vasti quadri de La vie publique (1901) e de Les ventres dorés (1905) rappresentati con grande successo anche in Italia; a essi tennero dietro altri drammi sociali e tragedie di ambiente familiare, come La maison d'argile (1907), Les vainqueurs (1908), Un grand bourgeois (1914), La maison sous l'orage (1910). Dal 1914 il F. è succeduto a Jules Claretie come amministratore della Comédie-Francaise.