GALLÉ, Émile
Vetraio e decoratore, nato a Nancy il 4 maggio 1846, ivi morto il 23 settembre 1904. Completò la pratica professionale con lunghe ricerche chimiche che rinnovarono le risorse della sua arte. Il suo vetro Chiaro di luna, ottenuto con l'ossido di cobalto, ebbe grande successo all'esposizione del 1878; utilizzò poi l'iridio, il gallio, il rame, l'argento, lo zolfo; usò smalti duri, opachi, di una grande ricchezza di tinte. Nel 1897 eseguì un intarsio di vetri differenti e d'una fabbricazione estremamente delicata. Verso il 1900 si mise a patinare il vetro, gli tolse la lucentezza, operò delle devetrificazioni parziali (effetti di nebbia e di pagliette). In un primo tempo s'ispirò alla decorazione del Rinascimento e dell'Oriente (2 vasi al Musée des arts décoratifs, Parigi), poi alla flora e alla fauna. Cominciò allora a occuparsi di arredamenti. La sua arte trionfò all'esposizione del 1900 ed ebbe una parte importante nell'evoluzione di quello che allora fu detto modern style. I suoi scritti sono stati raccolti in volume: Écrits pour l'art (Parigi 1907).
Bibl.: C. de Meixmoron, É. G., Parigi 1900; L. de Fourcaud, É. G., Parigi 1900 (estratto dalla Revue de l'art. anc. et mod., XI, 1901, pp. 34-44, 171-86; XII, 1902, pp. 281-96, 337-52); R. Marx, É. G. écrivain, Nancy 1907; id., E. G., Nancy 1907; H. Vollmer, in Thieme-Becker, Künstler-Lex., XIII, Lipsia 1921; L. Rosenthal, La verrerie franç. depuis cinquante ans, Parigi 1927.