LEPIDI, Emilî
Ramo dell'antichissima gente patrizia degli Emilî (v.), cui appartengono gli altri due: dei Mamerci (prima prenome) e dei Barbuli. Il più antico personaggio che del ramo dei Lepidi si conosca è M. Emilio Lepido, console nel 285 a. C., da cui discendono forse in linea retta gli omonimi seguenti: il console del 232, il pretore del 213 (identico forse con quello del 218), il console del 187 (v.), il console (Porcina) del 137, il console del 78 (v.); mentre i consoli del 158 e del 126 (come il Manio del 66) appartengono probabilmente a un ramo collaterale; ma naturalmente non è possibile ristabilire l'albero genealogico di questa famiglia per i tempi più antichi, e qui è bene limitarsi a indicare i discendenti principali del console del 78.
Bibl.: W. Drumann, Geschichte Roms in seinem Ûbergange von d. republik. zur monarch. Verfassung, 2ª ed., curata da P. Groebe, I, Berlino 1899, pp. 1 e 2; E. Babelon, Monnaies de la république rom., I, Parigi 1885, p. 115 segg.; E. Klebs, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., I, col. 562.