BORSA, Emilio
Figlio di Paolo, professore di disegno, nacque a Monza il 6 maggio 1857. Dopo aver avuto dal padre i primi insegnamenti, frequentò a Milano i corsi di F. Hayez all'Accademia di Brera; grande parte nella sua formazione artistica ebbe suo zio Mosè Bianchi di Giosuè, sulle cui tracce egli ricollegò il suo stile alla tradizione di obiettività e di eclettismo, propria della moderna scuola lombarda.
Ad eccezione di qualche breve assenza dovuta a impegni di lavoro, il B. si stabilì quindi definitivamente a Monza, città che con i suoi dintorni sempre stimolò la sua ispirazione pittorica (Pagani). Dipinse quadri di genere e ritratti, ma espresse la parte migliore di se stesso nei paesaggi lombardi descritti sempre con colori smorzati, correttamente, con una pennellata piena e larga, dai quali eliminò la figura umana che gli sembrava turbarne la purezza. Praticò l'acquerello e incise alcune delle sue vedute di Milano.
Morì a Monza l'11 ott. 1931.
Partecipò a numerose manifestazioni in Italia e all'estero. Sue opere sono esposte nelle Gall. Naz. d'Arte Moderna di Roma e di Milano. Fu premiato all'Esp. universale di Parigi del 1889 e all'Esposizione italo-americana del 1892; nel 1910 vinse il premio Principe Umberto.
Bibl.: Oltre ai cataloghi delle Biennali di Venezia, I (1875, p. 75), VI (1905, p. 116), VIII (1909, p. 129), X (1912, pp. 94, 104), XI (1914, pp. 93, 114, 121), XIII (1922, p. 48), XIV (1924, p. 99), si veda: Galleria Sarno, Palermo 1939 (dicembre), n. 511, tav. XVII (è in vendita un Sacro monte di Varese, f.to, in coll. privata di Palermo); Raccolta Borsa, S.A.G.A., Milano 1942 (marzo), p. 13 n. 96 (è in vendita un Bastioni di Porta Romana, firmato); S. Pagani, La pittura lombarda della scapigliatura, Milano 1955, pp. 534 s.; U. Thieme-F. Becker, Künstlerlexikon, IV, pp. 376 s. (con ult. bibl.); A. M. Comanducci, Diz. ill. dei pittori,disegnatori, Milano 1962, p. 235; Catal. Bolaffi della pitt. ital. dell'Ottocento, n. 2, Torino 1969, p. 55.