Scultore italiano (Catania 1913 - Roma 1995). Trasferitosi a Roma, si affermò nel dopoguerra, ottenendo numerosi riconoscimenti (Gran Premio per la scultura alla Biennale di Venezia del 1956). Autore delle porte di bronzo per il Duomo di Orvieto (1961-64), del monumento a Giovanni XXIII in Vaticano (1967), del monumento a Pinocchio a Collodi (1953-56), G. svolse la sua ricerca sempre nell'ambito figurativo, prediligendo il tema della figura femminile di cui esaltò con raffinata perizia l'aggraziata sensualità. Insegnò alle accademie di Monaco, Salisburgo, Roma e Napoli. Nel palazzo Saliano di Orvieto gli è stato dedicato un museo di scultura e grafica (1991). Nel 2013, per la ricorrenza del centenario della nascita, l'artista è stato celebrato in varie mostre allestite in Italia (Emilio Greco. La vitalità della scrittura, Chieti, Palazzo de' Mayo; Opera sacra. I bronzi dei Musei Vaticani e di Orvieto, Orvieto, Museo Emilio Greco, Palazzo Soliano; Roma, Palazzo Braschi) e all'estero (Emilio Greco. Sacre and profane, Londra, Estorick collection of modern art).