MALERBA, Emilio
Pittore, nato a Milano nel 1880, morto ivi il 31 marzo 1926. Studiò con G. Mentessi nell'Accademia di Brera, da dove uscì vincendo il premio Fumagalli. La sua prima aflermazione avvenne nel 1906 all'Esposizione di Milano col ritratto della sorella. Nel 1916 un suo quadro, La Pietà, ottenne la grande medaglia d'oro del Ministero della pubblica istruzione. Spirito serio e riflessivo, come bene osserva il Somaré, il M. procedeva con lentezza nel cammino dell'arte meditata, sacrificando talvolta le sue qualità spontanee per raggiungere castigatamente un più perfetto rigore di espressione. Amò i semplici motivi familiari, la pittura di paesaggio, di ritratto e di natura morta, studiandosi di ricavare dalla tradizione più agili modi di rappresentazione. Nelle sue composizioni, di salda struttura plastica, andarono a poco a poco prevalendo il gusto del colore puro e la ricerca di tonalità sottili ma poco risonanti. Fra le sue opere più significative sono: La Pietà (1916); Collegiale (1921); Le Maschere (1922, Roma, Gall. naz. d'arte moderna); Paesaggio (1923).
Bibl.: E. Somaré, E. M., Milano 1927 (con bibl.).