MOLA, Emilio
Generale spagnolo, nato a Placetas il 9 luglio 1887. Entrò nell'accademia di Toledo, da cui uscì tenente nel 1907. Prese parte a più azioni di guerra, distinguendosi nella riconquista di Melilla (1921), nella difesa di Dar-Acoba (1924), nella liberazione di Adman (1927), nonché in tutte le altre azioni di questo ultimo anno che portarono alla pacificazione definitiva del Marocco. Nel 1930, sotto De Rivera, fu chiamato alla direzione generale della pubblica sicurezza; caduta la monarchia, come egli aveva preveduto molto tempo prima, il M. fu processato e assolto. Ciò nonostante, qualche tempo dopo per opera di Azaña fu allontanato dall'esercito; quantunque reintegrato con l'amnistia del 1934, fu tenuto sempre in disponibilità. Sfidando la sorveglianza accanita del governo rosso riuscì a mantenersi in corrispondenza segreta con più "divisionarî" e specialmente col generale Cabanellas col quale ebbe alcuni abboccamenti segreti. Allorché Gil Robles, come ministro della Guerra, affidò allo Stato maggiore l'incarico di riorganizzare l'esercito, il M., rimasto in ombra fin dal 1931, fu incaricato da Franco di redigere un piano di mobilitazione, il quale apparve così ben congegnato, che in premio si pensò di affidargli il comando dell'esercito del Marocco. Al momento dell'esplosione nazionale del luglio 1936 egli si trovava in Navarra, dove disciplinò gli entusiasmi e provvide all'organizzazione delle truppe contro Madrid (v. spagna, Storia, App.). Perì in un incidente d'aviazione nel giugno 1937, mentre operava sul fronte settentrionale.
Scrisse più opere, tra cui importanti i tre volumi delle Memorias de mi Paso por la Dirección General de Seguridad, interessanti per la conoscenza del periodo che precede l'avvento della repubblica.