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emiplegia

Dizionario di Medicina (2010)
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emiplegia


Paralisi delle funzioni motorie in una parte (destra o sinistra) del corpo, da attribuire, nella maggior parte dei casi, a lesioni delle vie corticospinali, raramente a casi insoliti di poliomielite o a malattie del motoneurone. Le strutture encefaliche interessate possono essere: la corteccia, la sostanza bianca, la capsula interna (e. controlaterale), o il tronco cerebrale (➔ bulbare, sindrome). Raramente un’e. può essere causata da lesioni omolaterali delle colonne laterali del midollo spinale cervicale. La gravità dei sintomi neuromuscolari da e. per lesione cerebrale non raggiunge quella da lesione del motoneurone inferiore: la paralisi flaccida è seguita da lieve spasticità, l’atrofia è minore ed è legata al disuso. Nell’adulto un’e. motoria pura, dovuta a lesione vascolare della capsula interna del talamo e della sostanza bianca adiacente (o del ponte ventrale), si manifesta con paralisi dei muscoli di volto, mano, braccio, gamba e piede; il deficit neurologico si sviluppa in 2÷3 giorni, per gradi. La RMN, meglio della TAC, mostra lesioni lacunari che col tempo diventano cavitarie.

E. congenita, neonatale e infantile: si può manifestare nei lattanti per necrosi ischemiche che possono avvenire già in utero (a causa di diabete materno, eclampsia, ecc.); nei bambini piccoli (1÷2 anni), l’e. è causata da malattie vascolari occlusive o emorragiche cerebrali (spec. per cardiopatie congenite, cardiopatia reumatica, vasculopatie congenite), oppure da alterazioni metaboliche o ematologiche. Queste e. si manifestano durante lo sviluppo delle funzioni motorie con un’asimmetria, associandosi talvolta a ritardo di sviluppo del linguaggio e a convulsioni epilettiche; l’ipostenia durevole dal lato colpito, dopo una crisi epilettica (paralisi di Todd), è patognomonica. L’e. infantile può essere seguita, col tempo, da un’atetosi.

Vedi anche
paralisi La perdita della funzione muscolare che di solito esprime una lesione delle vie nervose motorie (paralisi organica). Sulla base della distribuzione della paralisi a particolari distretti muscolari somatici, il termine è sostituito da quelli di emiplegia, monoplegia, paraplegia. 1. Patologia umana Le ... emorragia Fuoruscita del sangue dai vasi sanguiferi o dal cuore. L’emorragia si dice interna quando il sangue stravasato si versa in una cavità naturale del corpo (peritoneo, pleure, meningi); esterna, quando si ha versamento all’esterno del corpo, direttamente per soluzione di continuo dei tegumenti, o indirettamente ... fisiatrìa fisiatrìa Disciplina medica che si occupa della terapia fisica (ginnastica, trazioni ecc.), utilizzata soprattutto nella riabilitazione motoria. A necessitare dell'intervento del fisiatra e dei fisioterapisti sono principalmente i pazienti affetti da patologie ortopediche e neurologiche. epilessia Sindrome neurologica complessa, caratterizzata dal periodico ripetersi di manifestazioni psicofisiche improvvise, quali sospensione o perdita della coscienza, stato confusionale, movimenti automatici e, nelle forme più gravi, convulsioni muscolari, dilatazione delle pupille, cianosi del volto, emissione ...
Altri risultati per emiplegia
  • EMIPLEGIA
    Enciclopedia Italiana (1932)
    Con questo termine s'usa indicare la paralisi d'una metà del corpo, preceduta o non da un ictus. L'emiplegia si dice totale quando colpisce le membra d'un lato e la metà della faccia corrispondente, parziale quando risparmia il viso. Se la motilità non è abolita, ma solo diminuita, si parla d'emiparesi. ...
Vocabolario
emiplegìa
emiplegia emiplegìa s. f. [comp. di emi- e -plegia]. – Nel linguaggio medico, la perdita della motilità volontaria in una metà laterale del corpo, dovuta a qualsiasi tipo di lesione (emorragia, trombosi, embolia) del sistema piramidale...
emiplègico
emiplegico emiplègico agg. e s. m. (f. -a) [der. di emiplegia] (pl. m. -ci). – Relativo a emiplegia: sindrome e.; come sost., persona colpita da emiplegia.
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