Maresciallo di Francia (Parigi 1766 - St.-Étienne, Loira, 1847). Partecipò alle guerre della Rivoluzione e dell'Impero; comandante, durante la settima coalizione, di un corpo d'armata, ebbe l'incarico d'inseguire Blücher, per impedirne il ricongiungimento con le truppe inglesi. Ma l'inseguimento fallì, e G. non riuscì ad essere presente a Waterloo, il che contribuì all'esito disastroso di quella battaglia. Esiliato nel 1815, visse a Filadelfia, finché, amnistiato (1821), riebbe il grado di maresciallo da Luigi Filippo (1831) ed entrò nel 1832 alla camera dei Pari.