BEART, Emmanuelle
BÉART, Emmanuelle. – Attrice francese (n. Saint-Tropez 1965); Figlia d’arte, ha lavorato sin da bambina nel cinema e in televisione. Nel 1986 ha vinto il premio César come migliore attrice non protagonista per Manon des sources di Claude Berri. Di indubbio fascino, per tutti gli anni Ottanta e Novanta del 20° sec. ha interpretato ruoli che hanno evidenziato la sua recitazione seduttiva, mettendone in risalto la bellezza disarmante e provocatoria, ma anche uno spessore drammatico in difficili parti di donne fragili segnate dal destino e dalla vita (Un cœr en hiver, 1992, e Nelly et monsieur Arnaud, 1995, entrambi di Claude Sautet). Nel 21° sec. è tornata a lavorare con registi di livello che l’avevano diretta precedentemente – 8 femmes (2002) di François Ozon, per il quale riceve l’Orso d’argento al Festival di Berlino; Histoire de Marie et Julien (2003) di Jacques Rivette; Les témois (2007) di André Téchiné – ed è stata inoltre protagonista di Vinyan (2008) di F. Du Welz, presentato fuori concorso alla 65a Mostra del cinema di Venezia; Mes stars et moi (2008) di L. Colombani; Nous trois (2010) di R. Bertrand; Ma compagne de nuit di Isabelle Brocard (2011); Télé gaucho (2012) di Michel Leclerc.