EMOSTASI (XIII, p. 934)
Notevoli progressi sono stati compiuti tanto nel campo delle conoscenze teoriche sull'emostasi quanto in quello delle applicazioni pratiche. I progressi teorici riguardano soprattutto la coagulazione spontanea del sangue (v. coagulazione, in questa App.), quelli pratici più importanti riguardano i varî mezzi atti a favorire l'emostasi naturale nella sua fase ematogena: così la vitamina K viene usata correntemente con successo nel trattamento delle emorragie da deficienza protrombinica (specialmente epatopazienti), ed alcuni prodotti di frazionamento del plasma umano (spuma di fibrina e trombina) si sono dimostrati di grande utilità come emostatici locali. Varie sostanze di questo tipo sono oggi allo studio, ed altre se ne conoscono di derivazione non plasmatica: p. es. alcuni estratti vegetali, la cellulosa ossidata e, recentissima, la spugna di gelatina.
Va ricordata poi la grande diffusione della elettrocoagulazione per l'emostasi dei piccoli vasi in chirurgia, mentre per quelli maggiori conserva tutto il suo valore la legatura vasale con i varî materiali di sutura. La legatura in blocco, mediante tourniquets od altro, è generalmente abbandonata in favore della legatura isolata dei singoli vasi.