emotainment
s. m. inv. Spettacolo televisivo nel corso del quale si raccontano storie personali che coinvolgono emotivamente gli spettatori.
• «C’è posta [per te]» è un format blindato, non servono innovazioni, non servono nuovi fronzoli: ha istituzionalizzato nella tv italiana quell’idea di emotainment che ormai striscia dentro larga parte della programmazione televisiva. (Aldo Grasso, Corriere della sera, 28 ottobre 2012, p. 63, Pay Tv) • In più, il raddoppio di Antonella Clerici, che nel 2015 avrà «Senza parole», nientemeno che un emotainment, varietà basato sulle emozioni: artisti e vip incontreranno persone qualsiasi e ne esprimeranno i sentimenti per cui loro non trovano le parole. (Luigi Bolognini, Repubblica, 26 giugno 2014, p. 48, R2) • [Antonio Campo Dall’Orto] Ha annunciato che [...] su Rai 1 non ci saranno più «programmi di “emotainment”», parola in gergo televisivo che indica quelle trasmissioni esclusivamente basate su storie private a forte contenuto emozionale. (Roberto I. Zanini, Avvenire, 8 marzo 2016, p. 24, Agorà).
- Espressione inglese composta dall’agg. emo(tional) ‘emotivo’ e dal s. (enter)tainment ‘intrattenimento, spettacolo’.
- Già attestato nella Repubblica del 4 febbraio 2001, p. 37, Spettacoli (Carlo Freccero intervistato da Silvia Fumarola).