EMPECINADO, Juan Martín Díaz, detto l'
Uomo d'armi spagnolo, nato a Castrillo de Duero nel 1775. Esordì nelle armi con la difesa del Rossiglione contro le truppe della Rivoluzione francese. Nell'aprile 1808 iniziò un'aspra guerriglia contro i Francesi. Per i successi, fu nominato capitano dell'esercito. Nel 1809 fu gran parte della disfatta del maresciallo Soult a Talavera. Organizzò poi i volontarî del Guadalajara e tenne testa al generale Hugo, il vincitore del famoso fra Diavolo. Divenuto brigadiere, si segnalò nella battaglia degli Arapiles (1812), nella difesa di Alcalá de Henares (1813), a Vittoria. L'E. era popolarissimo. Quando Ferdinando VII, restaurato, abolì la costituzione del 1812, l'E. protestò e cadde in disgrazia. Scoppiata la rivoluzione del 1820, l'E. vi partecipò, ma, venuti i Francesi, fu costretto a fuggire in Portogallo, donde tornò in Spagna e a tradimento fu consegnato alle vendette della reazione. L'E. fu giustiziato il 19 agosto 1825.