empitore
Sostantivo d'agente dal tema di ‛ empire ' (il tipo morfologico è proprio del latino; frequentissimo nella prosa del Convivio, raro nella poesia). La parola non pare abbia altri riscontri prima di Dante. È usata una sola volta, in Cv I VII 11 Che non fosse stato lo latino empitore del comandamento del suo signore, e che ne fosse stato soperchiatore, leggermente si può mostrare. Il senso letterale è " adempitore ", " che adempie, soddisfa " un compito determinato (anche ‛ empiere ' significa talvolta " adempiere ": cfr. Pd VII 121).
D. vuol dire che il volgare e non il latino può corrispondere pienamente all'ufficio di un commento quale si richiede per le canzoni.