ENDIADI (endiadys o hendiadys)
Voce formata dai grammatici latini (cfr. Serv., Ad Aen., I, 65) sull'espressione greca ἕν διὰ δυοῖν "uno per mezzo di due"; indica la figura retorica per cui un concetto unico viene espresso con due termini coordinati: per lo più due sostantivi invece di un sostantivo accompagnato da attributo o complemento di specificazione. È assai frequente nel linguaggio poetico latino: p. es., Tibullo (I, 7, 19): Tutnc succos herbasque (= succos herbarum) dedit; Virgilio (Georg., II, 192): pateris iibamus et auro; Lamartine: un temple rempli de voix et de prières.