Endotelio
Con il termine endotelio si identifica la componente epiteliale di rivestimento delle cavità del sistema circolatorio, ovvero vasi sanguigni, vasi linfatici e superficie della cavità cardiaca.
L'endotelio presenta la struttura morfologica tipica di un epitelio (v.) pavimentoso semplice. Il rivestimento è formato da un unico strato di cellule appiattite e allungate secondo l'asse del vaso. I margini delle cellule endoteliali sono meno spessi della zona centrale, in cui è localizzato il nucleo, e aderiscono gli uni agli altri attraverso giunzioni specifiche. Nelle arterie e nelle vene, l'endotelio rappresenta lo strato di rivestimento più interno, sostenuto da uno strato intermedio di tessuto muscolare liscio associato a fibre elastiche e da uno strato esterno di tessuto connettivo. La parete dei capillari è invece costituita da un numero molto limitato di cellule endoteliali (due o tre cellule). Nei capillari di minor calibro, una singola cellula può essere sufficiente a delimitarne l'intera circonferenza. La caratteristica funzionale dell'epitelio pavimentoso semplice è quella di favorire, grazie allo spessore estremamente ridotto, gli scambi tramite le membrane cellulari. Per il fenomeno della diffusione semplice, attraverso la membrana l'endotelio favorisce gli scambi gassosi tra alveoli e capillari polmonari e tra questi ultimi e le cellule di tutto l'organismo. Sempre per diffusione, tramite le cellule endoteliali gli ormoni e altre sostanze possono essere scambiati tra il torrente circolatorio e i tessuti, mentre processi di trasporto citoplasmatico, mediato da vescicole (pinocitosi), permettono il trasferimento di molecole in soluzione tanto all'interno quanto all'esterno del capillare.
La storia evolutiva dell'endotelio è ovviamente correlata con la comparsa del sistema circolatorio, formato da cuore, vasi sanguigni e vasi linfatici. Negli Invertebrati con sistema circolatorio aperto, dove il sangue pompato dal cuore fluisce direttamente nei vari tessuti, i vasi più piccoli e le arterie sono assenti e le molecole contenute nel sistema circolatorio sono poste a contatto diretto con le cellule. Negli Invertebrati con sistema circolatorio chiuso, e in tutti i Vertebrati, al contrario, gli elementi cellulari e il plasma del sistema sanguigno non vengono mai a contatto diretto con le cellule dei tessuti e lo scambio di materiale nutritivo e altre molecole avviene sempre per diffusione o trasporto mediato dall'endotelio. In questo tipo di animali, che possono raggiungere dimensioni notevoli, il sistema circolatorio chiuso, grazie all'attività cardiaca e all'instaurarsi di una pressione sanguigna notevole, garantisce rifornimento e ricambio efficienti anche alle regioni più periferiche dell'organismo.
Al contrario degli altri tessuti epiteliali, l'endotelio non si forma dai tre foglietti embrionali (ectoderma, entoderma e mesoderma), ma deriva dal mesenchima embrionale, un tessuto morfologicamente simile a quello connettivo, dal quale si originano anche le cellule del sistema circolatorio. Già nei primissimi stadi di sviluppo embrionale, cellule mesenchimali si appiattiscono e si organizzano intorno alle zone in cui il materiale di riserva comincia a fluire verso le varie regioni embrionali. Si formano quindi dei canali molto sottili e continui che daranno origine ai primi vasi sanguigni. I vasi minori si formano successivamente per gemmazione dalle pareti dei vasi principali, fenomeno, questo, che permane per tutta la vita dell'adulto, e che riveste un ruolo fondamentale nei processi di cicatrizzazione e rigenerazione di tessuti e organi.
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