BORTOLOTTI, Enea
Matematico, nato a Roma il 28 settembre 1896, morto a Firenze il 22 giugno 1941. Figlio di Ettore (v.), fu alunno interno della Scuola normale superiore di Pisa, dove fu allievo di U. Dini, E. Bertini, L. Bianchi; interruppe gli studî per partecipare alla prima Guerra mondiale e successivamente alla riconquista della Tripolitania; ripresi gli studi, si laureò a Pisa nel 1920 con L. Bianchi. Dal 1928 al 1934 fu professore di geometria analitica e descrittiva all'università di Cagliari; nel 1934 passò definitivamente all'università di Firenze.
La sua opera scientifica consta di oltre 120 lavori originali, estendentisi a tutti i campi della geometria differenziale, dal campo metrico iperspaziale alla geometria proiettiva differenziale, alla teoria geometrica delle equazioni a derivate parziali e dei sistemi di Pfaff o varietà anolonome, alla teoria degli spazî a connessione. Se l'impulso agli studî di geometria differenziale gli fu comunicato senza dubbio da L. Bianchi, nella sua opera son pur visibili gli influssi di U. Dini per l'analisi e di E. Bertini per la visione sintetica dei fatti geometrici. I suoi risultati più importanti sono relativi alla teoria degli spazî a connessione, che egli riportò in Italia dove era nata, arricchendola di concetti e risultati nuovi e cercando ovunque di cogliere sotto il groviglio del formalismo il contenuto geometrico effettivo degli sviluppi analitici. A tale teoria è dedicato il volume (litografato) Spazî a connessione proiettiva, Roma 1941.