ENEL (Ente Nazionale per l'Energia Elettrica)
ENEL (Ente Nazionale per l’Energia Elettrica) Ente istituito nel 1962, in seguito al decreto del governo Fanfani che prevedeva la nazionalizzazione di diversi settori industriali, tra cui quello elettrico. In precedenza, il mercato dell’energia elettrica (➔ mercato elettrico) era controllato da 1270 piccole e medie aziende private, tra cui le maggiori erano la SADE (Società Adriatica Di Elettricità), la Edison (➔), la SIP (Società Idroelettrica Piemontese), la Centrale e LA SME (Società Meridionale di Elettricità). Nel 1992 si aprì il processo di privatizzazione (➔ p), che riguardava le numerose public utility gestite come partecipazioni statali, e che portò l’ente dapprima a essere trasformato in società per azioni, il cui azionista unico era il ministero del Tesoro, poi (1999) a essere quotato nel mercato azionario di Milano. Nello stesso anno ebbe luogo anche la liberalizzazione (➔ p) del settore dell’energia elettrica (➔ elettrica, industria). L’ENEL, con 32,3 milioni di clienti in Italia, nel 2010, è stato il primo operatore nel mercato nazionale dell’energia elettrica e il secondo nel gas. L’attività del gruppo si estende anche a diversi Paesi europei (è la seconda utility europea per capacità installata), in America e in Marocco. Nel 2010 ha realizzato un fatturato di oltre 73 miliardi di euro, con un organico di oltre 78.000 addetti.