ENFISEMA (dal gr. ενϕύσημα "gonfiamento")
È l'abnorme presenza d'aria o d'altri gas nei tessuti dell'organismo. Nell'enfisema polmonare (che ha un caratteristico quadro clinico) ciò può avvenire negli alveoli del polmone o nel tessuto interstiziale: e. alveolare, e. interstiziale (v. respiratorio, apparato). L'enfisema sottocutaneo si verifica per la penetrazione d'aria o di gas nelle maglie del tessuto sottocutaneo. Si può produrre come accidente operativo non affatto grave negl'interventi per pneumotorace artificiale (v. collassoterapia). L'enfisema allora ha luogo per fuoruscita di gas (azoto, ossigeno) o d'aria intorno al punto d'iniezione, attraverso il tragitto della puntura sino al tessuto cellulare sottocutaneo. Un'altra possibilità d'enfisema sottocutaneo accidentale è offerta dall'esecuzione dello pneumoperitoneo a scopo diagnostico o terapeutico. Il gas si distribuisce rapidamente nel sottocutaneo raccogliendosi dove il tessuto è più lasso e specialmente nelle regioni laterali del torace, nel cavo ascellare e nelle regioni sottoclavicolari. Oltre a questa forma d'enfisema accidentale, v'è quella d'enfisema da ferite toraco-polmonari: l'aria contenuta nel polmone si fa allora strada attraverso la breccia, e infiltra il tessuto sottocutaneo. L'enfisema in sé stesso non ha alcun carattere di gravità; ha bensì importanza diagnostica per il riconoscimento delle rotture d'organi contenenti aria. Si riconosce la sua formazione per il caratteristico crepitio che si manifesta sotto la pressione esercitata dalle dita. L'aria si riassorbe rapidamente. L'enfisema può derivare anche dalla perforazione dell'esofago da distruzione ulcerosa della sua parete (carcinoma esofageo); oppure, in rarissimi casi, il gas si sviluppa per la proprietà gassogena di certi germi patogeni (v. cancrena; edema maligno).